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ti.mammeBattesimo: sì, no e come farlo

22.06.23 - 07:30
Da piccoli o da adulti: quando è preferibile celebrare il sacramento?
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Battesimo: sì, no e come farlo
Da piccoli o da adulti: quando è preferibile celebrare il sacramento?

Ci si interroga sul suo potenziale traumatizzante per il bebè asperso d’acqua benedetta e sull’opportunità o meno di celebrarlo visto che rappresenta la scelta della fede da parte degli adulti per una creatura che ancora non ha cognizione e facoltà di preferenza, eppure il battesimo rimane il primo sacramento di ogni bambino oltre che la prima festa della nuova famiglia. Per questo c’è chi sostiene che il battesimo dovrebbe essere una scelta per persone adulte, abili a decidere del proprio credo e della propria professione di fede religiosa. A favore del battesimo dei bambini ci sono quanti lo riconoscono come un diritto sia per i piccoli che per gli adulti, da confermare o meno con l’età della ragione. Al contrario, però, c’è chi afferma che il battesimo dei pargoli rappresenti un condizionamento delle preferenze individuali, una limitazione delle libertà personali. 

A ben guardare, la scelta dei genitori di battezzare i propri figli da piccoli è una manifestazione della loro responsabilità educativa, esercitata sforzandosi di fare sempre quello che ritengono meglio per i bebè. La diatriba non sarà mai del tutto risolta e, bisogna riconoscerlo, non esiste una motivazione che possa far sensibilmente pendere la bilancia a favore o contro il battesimo da piccoli. Quella che solitamente prevale è la scelta di far battezzare i pargoli, facendo coincidere questo momento di profondo significato religioso con la scelta delle persone che, in caso di disgrazie, dovranno sostituire mamma e papà nella cura del piccolo. E allora come organizzare un battesimo sobrio e ricco di significato? Proprio la scelta della madrina e del padrino è il primo passo nell’organizzazione dell’evento che – è bene ricordarlo – non è di natura mondana e, quindi, deve mantenersi entro i limiti della sobrietà. 

Gli adulti chiamati a vegliare sul piccolo nel caso i genitori fossero impossibilitati a farlo, sono scelti tra le persone più vicine alla famiglia, in base alle loro disponibilità attitudinali, psichiche e anche economiche. Su di loro il bambino dovrà poter contare ed è importante che siano consapevoli e lieti di questo incarico. Niente sfarzo per la cerimonia ed i festeggiamenti: la parola d’ordine deve essere «misura», a cominciare dal numero degli invitati che deve contare i parenti e gli amici più stretti da ricevere a casa o in una location adeguatamente scelta per l’occasione. Sì all’eleganza di mamma e papà, sempre senza esagerazioni, mentre per il festeggiato via libera ad abitini graziosi e comodi che sostituiscono i pizzi e merletti tanto in voga in passato. Sobrietà anche nella scelta delle bomboniere che, è utile ricordare, non sono obbligatorie, ma se fatte dovranno essere offerte insieme ai confetti anche a chi, pur non partecipando alla cerimonia, fa un regalo.

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COMMENTI
 

@Pace@Pace@Pace 1 anno fa su tio
Il Battesimo in acqua e’ un sacramento Biblico e di conseguenza l’unica fonte plausibile e’ propio la Bibbia : In Marco 16:16 e’ scritto “Chi avrà CREDUTO e sarà stato BATTEZZATO sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” Questo e’ scritto e menzionato da GUESU’. Ora … come può un bambino in fasce credere in Dio?

mestesso 1 anno fa su tio
Quanto é in grado di capire un bambino? Solo un adulto consenziente puó capire e decidere se battezzarsi o meno. 🤦‍♂️