Il Barong, la danza di Bali
Nella tradizione dell’isola un ballo secolare dal fascino eterno
BATUBALAN - Bali è un luogo che affascina soprattutto per le sue meraviglie naturali, le foreste incontaminate e le spiagge dal mare cristallino. L’isola indonesiana, diventata nel corso degli ultimi decenni una delle mete principali del turismo occidentale nel Sud-Est asiatico, è però anche un luogo ricco di cultura e tradizioni. Tra queste, una delle più affascinanti è sicuramente costituita dalla danza Barong, un ballo tradizionale di origine religiosa. Il villaggio di Batubalan, vicino alla città di Ubud, il centro culturale e artistico più importante dell’isola, è probabilmente il luogo più adatto per assistere ad uno spettacolo di questo genere. Lì, infatti, si fa risalire la nascita del Barong, diffusasi poi in tutta Bali e nel resto dell’Indonesia.
Il ballo mette in scena l’ancestrale battaglia tra il Bene e il Male. A combattere sono Barong, il dio-animale simbolo del Bene e della Fertilità, e Rangda, la strega che invece simboleggia il Male. Accompagnata da musicisti dal vivo che suonano dei tamburi utilizzando una sorta di piccoli martelli, la danza Barong è un crescendo che si conclude con la vittoria del Bene e nella quale non è escluso di assistere ad episodi di trance individuale.
Si tratta di un ballo complesso, perché il costume di Barong viene spesso indossato da una coppia di danzatori, che si muovono all’unisono. Può anche capitare che questa danza sia accompagnata da altri balli tipici, come il Ketyak, la danza delle scimmie, in cui gli uomini di un villaggio impersonano un esercito di primati dai poteri magici, oppure il Legong Keraton, ballato da bambine tra i 7 e i 10 anni sottoposte ad un duro allenamento. Restare a bocca aperta, davanti a spettacoli del genere, non è improbabile.





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