Uragani: Wilma; arrivato in Messico, si temono ingenti danni
CITTA' DEL MESSICO - Pur se un pò più indebolito rispetto al 'mostro' in cui si era trasformato - è sceso da forza 5 a 4 - l'uragano Wilma ha cominciato a colpire all'alba di stamane le coste della penisola messicana di Yucatan, dove già sono state evacuate decine di migliaia di persone, tra le quali almeno 35.000 turisti che si trovavano negli alberghi di Cancun e della Rivera Maya, nello Stato di Quintana Roo.
Con venti attorno ai 230 chilometri orari, che potrebbero aumentare a 250/300 nelle prossime ore, l'uragano non dovrebbe comunque toccare terra, dove invece si abbatterrano violente piogge, dai 250 ai 350 millimetri nelle località balneari, secondo i pronostici del Servizio metereologico nazionale (Smn).
Il governatore di Quintana Roo, Felix Gonzalez che già nella notte di ieri ha dichiarato lo stato d'allerta rosso ha avvertito oggi che Wilma "potrebbe provocare molti danni", per cui ha rivolto un appello agli abitanti ed ai turisti che ancora restano nella zona affinche siano pronti "ad affrontare qualsiasi evenienza".
Gli alberghi di Cancun e della Rivera Maya, così come le case ed i negozi delle città della zona sono stati trasformati in una specie di 'fortezzè - tappate porte e finestre - e le autorità hanno disposto che dalle 13 locali (le 16 svizzere) nessuno possa uscire in strada, nè camminando nè in auto.
Pur se Wilma è meno pauroso del previsto e dovrebbe restare $in mare, gli esperti temono che da un momento all'altro possa cambiare direzione e colpire in pieno la penisola di Yucatan: la catastrofe potrebbe essere inevitabile.




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