Era successo ad Arezzo, l'agente lo aveva scoperto mentre cedeva parecchi chili di oro contrabbandato dal Ticino a due orafi toscani.
FIRENZE - Con una pena a tre mesi di pena da scontare in affidamento di prova ai servizi sociali, si è chiusa a Firenze l’udienza preliminare nei confronti di un 57enne imprenditore residente a Porlezza anche se abita a Lugano-Paradiso dove ha interessi lavorativi così come nell’Alto Milanese, e che nel dicembre del ’99 tentò di investire un Militare della Guardia di Finanza che lo aveva sorpreso durante la consegna di un grosso quantitativo di oro contrabbandato e proveniente dal Ticino e ceduto ad alcuni orafi toscani.
Il fattaccio avvenne in un bosco alla periferia di Arezzo e a farne le spese fu il Brigadiere Gabrio Crispoltoni che riportò una invalidità permanente all’8% e risarcita dall'uomo con 30 milioni di lire. Inizialmente l’imprenditore era accusato di tentato omicidio, reato derubricato dal Giudice Preliminare aretino, Vincenzo Denaro, in quello meno grave di lesioni personali mentre il difensore, l’avvocato Paolo Livio di Como, ha ottenuto con il consenso del P.M. Giovanni Rossi l’archiviazione dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Il 57enne sta scontando anche un’altra pena sempre attraverso i servizi sociali, a due mesi e 20 giorni per evasione fiscale per oltre 30 miliardi, condanna inflitta l’anno scorso dal Tribunale di Como. I fatti per cui è stato ora condannato con rito abbreviato, invece, risalgono al 10 dicembre del ’99 e, secondo le contestazioni mosse dagli inquirenti nei confronti del 57enne luganese, quel giorno in località “Il Riccio” a Badia al Piano di Civitella della Chiara (in provincia di Arezzo, dunque) era impegnato nella consegna di un grosso quantitativo di lingotti d’oro (si parla di alcuni chili per un valore di oltre mezzo miliardo di lire, all’epoca dei fatti) a due orafi toscani.
In quegli istanti arrivarono le Fiamme Gialle in borghese che da tempo tenevano sotto controllo sia lui, sia i due orafi nell’ambito di una indagine sul contrabbando di oro tra Svizzera e Italia. Per evitare di finire in galera l’uomo riuscì a risalire sulla sua potente B.M.W. (dove ancora si trovava il prezioso metallo), ingranò la marcia e travolse in pieno un Maresciallo della Finanza che riportò ferite abbastanza serie anche se riuscì ad evitare il peggio, ma solo grazie alla sua prontezza di riflessi che lo aveva portato a compiere un balzo tale che quelli felini nulla sono al confronto.
L'uomo riuscì, dunque, a tagliare la corda facendo perdere le proprie tracce fino al febbraio dello scorso anno quando venne beccato proprio dalla Guardia di Finanza mentre tentava di passare la frontiera per far ingresso in Italia dal Ticino a Brogeda-autostrada.
di Bob Decker