Ivan il terribile, fu lui il condottiero dell'assalto all'ambasciata americana del 2008

Chi è Ivan Bogdanov, l'ultranazionalista serbo arrestato dopo i disordini di Genova
Chi è Ivan Bogdanov, l'ultranazionalista serbo arrestato dopo i disordini di Genova
GENOVA - Ivan Bogdanov, 30 anni, l'ultrà ultranazionalista con lo scheletro sulla maglietta, simbolo dei famigerati cetnici, antinazisti e anticomunisti e le Nike ai piedi, questa mattina sarà a colloquio con i suoi legali, Anna Baudino e Gianfranco Pagano. E' accusato di danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e violazione della legge 401/89, articoli 6 bis e 6 ter, sull'ordine pubblico durante le manifestazioni sportive.
Bogdanov su tutti i giornali - Ivan "il terribile", detenuto al carcere di Genova Pontedecimo da ieri sera, è ormai divenuto famoso in tutta Europa. Questa mattina i giornali del Vecchio Continente dedicano ancora ampio spazio all'energumeno che ha tentato di lasciare Genova nel bagagliaio di un pullmann. Da Le Figaro alla Bild, passando per El Mundo e arrivando al The Guardian, le foto di Bogdanov appaiono su tutte le maggiori testate europee.
Tifoso della Stella Rossa di Belgrado - Tifoso della Stella Rossa di Belgrado, appartenente all'estrema destra ultranazionalista serba, Bogdanov è disoccupato e su di lui pendono 4 denunce penali.
L'odio contro l'occidente - E' nel mondo del tifo organizzato che l'ultranazionalismo serbo fa propaganda e proseliti. I tifosi delle due squadre di Belgrado, la Stella Rossa e il Partizan (I partigiani) divisi da una storica rivalità, quando gioca la nazionale si ritrovano uniti tutti sotto la stessa bandiera al grido di "Il Kossovo è Serbia". Ex paramilitari orfani della tigre Arkan (a cui anche i tifosi laziali dedicarono uno striscione in suo onore quando fu ucciso nel 2000) scendono sulle strade per manifestare l'orgoglio serbo. Odiano l'Occidente, l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Quando scendono in piazza gli obiettivi preferiti da devastare sono i McDonald's e tutto quello che appartiene all'occidente.
Il gesto del "tre" - Il loro saluto, il gesto del "tre", fatto con le dita anche dai giocatori della nazionale serba sotto la curva a Genova, significa Dio, Patria e Zar, ma anche Serbia, Montenegro e Bosnia. Ovvero, la Grande Serbia.
L'assalto all'ambasciata statunitense nel 2008 - Oggi dal quotidiano serbo Blic si apprende che fu proprio Bogdanov a guidare l'assalto all'ambasciata statunitense. Nel febbraio del 2008, quando il Kossovo si autoproclamò indipendente, furono in centinaia ad attaccare l'ambasciata nella capitale serba. Con bastoni e spranghe di metallo sfondarono il cordone di sicurezza e diedero fuoco all'edificio. Sul balcone dell'ambasciata americana i nazionalisti, che erano riusciti ad occupare lo stabile, devastandolo, sostituirono la bandiera americana con quella russa, considerata fedele alleata e sorella.
Bogdanov divide il web - Inoltre, come si legge su la Gazzetta.it oggi "l'uomo nero" è stato accusato di possesso di stupefacenti e detenzione di animali pericolosi senza autorizzazione. Intanto Bogdanov divide il mondo del web. Su Facebook sono nati diversi siti a lui dedicati. In Italia quello con il suo solo nome e cognome, creato tra l'altro da italiani, è già a quota 3mila.
p.d'a.









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