L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha però ricordato che una cosa simile «è qualcosa che non sarebbe mai dovuta accadere»
MADRID - «Siamo grati che questa prova sia finita per tutte le persone coinvolte, ma questo incidente è qualcosa che in primo luogo non sarebbe mai dovuto accadere».
Lo sottolinea Filippo Grandi, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) commentato l'epilogo della vicenda dell'Aquarius, la nave con 629 migranti a bordo, approdata oggi a Valencia dopo che gli era stato negato l'attracco in altri porti.
L'UNHCR - si legge in una nota - «elogia la Spagna per il suo intervento» e «ha offerto sostegno alle autorità spagnole», anche per il lavoro di valutazione delle esigenze dei migranti sbarcati e per la loro identificazione, soprattutto per quelli che potrebbero «essere a rischio e bisognoso di protezione internazionale».
«Il soccorso in mare è un principio troppo importante per essere messo a repentaglio, e qualsiasi tentennamento sulle modalità di sbarco comporta un grave pericolo non solo per i rifugiati e i migranti, ma per chiunque sia in difficoltà in mare» aggiunge la nota dell'Agenzia ricordando che in situazioni di salvataggio in mare, «è a favore di un meccanismo regionale di sbarco sicuro e prevedibile. E, in seguito allo sbarco, di un'adeguata condivisione della responsabilità, per evitare situazioni in cui i paesi siano penalizzati dal dover gestire da soli le procedure seguenti allo sbarco. L'UNHCR è pronto a lavorare con gli Stati del Mediterraneo per raggiungere questo obiettivo», conclude la nota.