Il rettore del santuario mariano: «È la prima volta nella storia».
LOURDES - Per chi non sia un cattolico particolarmente devoto, evocare la necessità di "un viaggetto a Lourdes" serve a ironizzare su un periodo particolarmente carico di sventure. Per chi creda, invece, può essere un luogo dove trovare conforto e continuare ad affrontare le peggiori prove.
Nel momento critico che l'Europa sta vivendo a causa della pandemia di Covid-19, però, persino il santuario che si trova sulle pendici dei Pierenei francesi chiude i battenti «per qualche tempo»: «È la prima volta nella storia», ha sottolineato il rettore monsignor Olivier Ribadeau Dumas. La decisione, ha spiegato, arriva a seguito delle misure adottate anche in Francia per fermare il contagio da coronavirus.
Restano i cappellani del santuario che si alternano con le preghiere alla Grotta della Madonna dove, per la tradizione cattolica, 162 anni fa si sarebbero verificate le apparizioni. Ma per la prima volta nella sua storia, i fedeli non potranno accedere al santuario che accoglie ogni anno milioni di pellegrini, e tra loro molti malati.
Già nei giorni passati a Lourdes erano state messe in campo restrizioni, con la sospensione delle messe e la possibilità per i pellegrini di accedere soltanto agli ampi spazi esterni e di poter pregare a distanza (dall'altra riva del fiume Gave) rispetto alla Grotta che è il fulcro del santuario.
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