Gucci, Prada, Yves Saint Laurent, Balenciaga, H&M scendono in campo per aiutare i paesi più colpiti
FIRENZE - Nonostante le numerose donazioni, gli ospedali fanno sempre fatica a trovare mascherine e camici destinati al personale sanitario, anche perché non sono riutilizzabili.
Dopo aver devoluto milioni di euro ai paesi più colpiti dall'epidemia, ecco che torna in aiuto l'alta moda. Molti marchi illustri si stanno infatti mobilitando in tutto il mondo per costruire mascherine e camici con materiali idonei: tra questi figurano Gucci, Valentino, Ferragamo, e Prada, solo per citarne alcuni. Le maison hanno chiesto la collaborazione alle loro sarte, anche da casa.
Il gruppo Kering ha fatto sapere che Yves Saint Laurent e Balenciaga si stanno preparando in Francia per produrre le mascherine, e potranno essere operativi non appena le autorità approveranno i materiali e il processo di produzione. Mentre in Italia Gucci ha risposto ad un appello della Regione Toscana, e donerà nelle prossime settimane più di un milione di maschere chirurgiche e 55'000 camici.
Allo stesso appello ha risposto anche Prada, che fabbricherà 110'000 mascherine e 80'000 camici.
Anche H&M sta modificando la linea di produzione per renderla adatta alla produzione di dispositivi di protezione individuale.
LVMH invece, negli scorsi giorni, aveva convertito le fabbriche di Givenchy e Guerlain per produrre disinfettante per le mani.