L'associazione umanitaria è attiva su vari fronti in contrasto al Covid-19
BERGAMO - Non si ferma l'impegno di Emergency in Lombardia. Un team di circa 30 persone tra medici, infermieri e altro personale sanitario gestirà direttamente il reparto di Terapia intensiva e sub-intensiva dell'ospedale da campo di Bergamo.
La struttura, nata dall'impegno dell'Associazione nazionale alpini e della Protezione civile italiana, sarà operativa nei prossimi giorni ed esclusivamente dedicata alla cura dei pazienti affetti da Covid-19, ha spiegato Pietro Parrino, direttore dei programmi umanitari dell'associazione. «Abbiamo richiamato dai nostri progetti all’estero alcuni dei colleghi che avevano lavorato in Sierra Leone, durante l’epidemia di ebola, per creare un gruppo di medici e infermieri da mettere a disposizione per questa emergenza» aggiunge nella sua comunicazione ai sostenitori.
Emergency è stata a torto criticata sui social di non essere presente sul territorio italiano in questo momento di emergenza sanitaria. Oltre a Bergamo, il personale è già attivo da giorni su vari fronti: a Brescia «con la Direzione sanitaria degli Spedali Civili per proteggere dal contagio il personale sanitario e l’ospedale. A Milano, monitorando i centri dedicati ai senza fissa dimora e ai migranti, con una verifica operativa degli spazi, delle condizioni igienico-sanitarie, delle distanze di sicurezza, suggerendo le modifiche da apportare per tutelare la salute di staff e ospiti. Un lavoro indispensabile per prevenire la diffusione del contagio in luoghi dove il rischio è altissimo».
Non solo: Emergency si occupa del servizio di consegne di beni alimentari e farmaci a domicilio nell’ambito della piattaforma “Milano Aiuta” del Comune di Milano, delle attività di informazione e prevenzione alle comunità e del triage nei nostri ambulatori in 8 regioni in tutta Italia.