Il Sindaco Sadiq Khan ha ora promesso il rafforzamento delle misure a tutela di questa categoria
LONDRA - Si aggrava il bilancio delle vittime del coronavirus non solo fra i medici e gli infermieri, ma anche fra i lavoratori di altri servizi essenziali costretti almeno in parte a restare operativi.
Tra loro i trasporti pubblici. In particolare a Londra, dove il totale dei conducenti di bus rossi, di regola a due piani, morti dopo aver contratto il Covid-19 è salito dai 5 denunciati nei giorni scorsi dal sindacato Unite ad almeno 10.
A confermarlo è stato il Sindaco laburista della capitale britannica, Sadiq Khan, che ha promesso aiuto alle famiglie delle persone decedute e collaborazione con le organizzazioni sindacali e il Governo nazionale per assicurare misure di rafforzamento delle tutele per questa categoria.
Misure fra cui Unite ha indicato una più accurata «sanificazione degli autobus, l'incremento delle stazioni di lavaggio e disinfezione, e la fornitura di lastre isolanti» oltre che dotazioni protettive personali a difesa dei posti di guida, «e la distribuzione di disinfettante per le mani a bordo per i passeggeri».
Nel frattempo, è in calo l'incremento del numero di morti e di contagi da coronavirus nel Regno Unito, seppure in una tendenza di crescita in numeri assoluti verso un picco non ancora raggiunto. Lo rivelano i dati aggiornati diffusi oggi dal ministero della Sanità britannico con 439 morti più in 24 ore (fino a 5'373 totali), contro i più 621 indicati ieri, i più 708 di sabato e i più 684 di venerdì.
I contagi salgono invece da 47'806 a 51'607, ossia poco meno di 4'000 più di ieri contro il differenziale di quasi 6'000 censito fra sabato e domenica. I test eseguiti balzano infine a oltre 252'000 grazie a un ricalcolo generale, 13'000 circa dei quali realizzati nelle ultime ore nel Paese, Irlanda del Nord esclusa.