Il supermercato coinvolto ha negato il rimborso all'uomo. Il Direttore: «Comportamento vergognoso»
Oltre a 132 confezioni di carta igienica, voleva ottenere il rimborso anche per 150 bottiglie di disinfettante per le mani
ADELAIDE - Un uomo australiano ha tentato di restituire migliaia di dollari di merce a un supermercato locale dopo averle assalite e accumulate nei momenti di panico all'inizio dell'espandersi del coronavirus, lo ha raccontato un rivenditore locale all'Abc.
Si tratta della catena di supermercati Drakes Supermarkets, di Adelaide, che ha anche spiegato che l'uomo faceva parte di un gruppo di accumulatori seriali che voleva approfittare della situazione comprando più prodotti essenziali possibili per poi rivenderli su internet. Purtroppo per lui, le catene di vendita online come Ebay ed Amazon sono intervenute a dare un taglio alla rivendita di prodotti riguardanti il coronavirus, e non è così riuscito a vendere la merce online.
Tra i beni che l'uomo voleva restituire, per ottenere un rimborso, si contano 132 confezioni di rotoli di carta igienica e 150 flaconi da un litro di disinfettante per le mani. Il valore stimato della merce coinvolta ammonta a circa 10'000 dollari.
Il Direttore della catena di negozi, John-Paul Drake, ha dichiarato all'emittente australiana Abc che un comportamento del genere è assolutamente vergognoso, e che è per motivi di questo tipo che sta pensando, in collaborazione con altre catene di supermercati, di introdurre un limite di acquisto sui prodotti essenziali come carta igienica e disinfettante per le mani. «Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere» ha concluso Drake.
Il supermercato ha inoltre annunciato di aver rifiutato la richiesta dell'uomo di rimborso delle merci.