Il messaggio dei vicini a un'infermiera toscana. La condanna del presidente della Toscana: «Siamo tutti con lei»
CAPANNORI - Non può che lasciare l’amaro in bocca e un certo dispiacere quanto accaduto a Damiana Barsotti, un’infermiera di 48 anni, residente a Capannori, nella provincia di Lucca. La donna - come raccontano oggi i media italiani - dopo aver fatto ritorno a casa dal lavoro negli scorso giorni ha trovato nella propria buca delle lettere un messaggio di “ringraziamento” lasciato da qualche vicino. Ma di certo non era il tipo di ringraziamento che poteva aspettarsi.
«Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie», si legge sul foglio, scritto grossolanamente al computer e abbandonato fra la posta. Senza ovviamente alcuna firma.
Damiana, che presta servizio da quasi 30 anni nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Lucca, ha deciso di rendere pubblico l’accaduto, segnalandolo anche alle forze dell’ordine. «Non è che uno si aspetta un grazie, ma sinceramente ci sono rimasta male. Quel messaggio mi ha ferito. Mi sono sentita denigrata. Sanno che faccio l'infermiera e mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro», ha raccontato.
Fortunatamente, la solidarietà non ha tardato a mostrarsi. La direzione aziendale, il dipartimento infermieristico e ostetrico dell'Asl Toscana nord ovest, così come il sindaco di Lucca (già ricoverato nelle scorse settimane per Covid-19) e lo stesso presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno espresso - rispettivamente - parole di vicinanza per l’infermiera e di condanna per l’accaduto. «È una ferita per tutti i suoi colleghi e per tutti noi. Oggi voglio dire soprattutto che siamo tutti con Damiana», ha detto Rossi.