La Guardia di Finanza di Como ha sequestrato 3 milioni di euro a una società di capitali milanese
COMO - Una frode nella fornitura di mascherine, camici e altri importanti dispositivi sanitari nei confronti della Regione Lombardia, nel pieno dell'emergenza Covid-19.
Non è il primo caso di qualcuno disposto a lucrare sulla crisi e sulla salute delle persone. In questo caso si tratta di una società di capitali milanese, che aveva ottenuto a fine marzo l'affidamento per fornire determinati "Dispositivi di protezione individuale" (per un valore di 13 milioni di euro) alla Regione Lombardia.
Lo comunica il Comando Provinciale di Como della Guardia di Finanza, che aggiunge che la società è stata in gran parte inadempiente (insomma, non consegnava ciò che avrebbe dovuto consegnare), nonostante la Regione le avesse già versato anticipatamente ben 10 milioni di euro.
Nel corso delle indagini, le autorità hanno scoperto che il 4 aprile, 72 scatole contenenti 1'000 mascherine FFP2 sono arrivate a Malpensa dall'aeroporto di Guangzhou, con un unico destinatario finale della merce: la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG).
Nelle operazioni doganali, l'amministratore della società (indicata quale società importatrice della merce) ha presentato delle false attestazioni di destinazione dei beni (dichiarando che fossero dirette a enti impegnati sul fronte per l'emergenza sanitaria), per accelerare la procedura semplificata di sdoganamento.
Successivamente, 12'000 di queste mascherine sono state immagazzinate nella sede della società, per essere commercializzate privatamente a scopo di lucro. 2'000 di esse sono invece subito state vendute a un'altra società privata (Con conseguente evasione dell’IVA e dazi dovuti per l’importazione). Tutto questo ignorando i continui solleciti di consegna da parte della Regione Lombardia, nel pieno della lotta contro il coronavirus.
Indagini più approfondite hanno scoperto che un procedimento simile era stato già effettuato per altre 550'000 mascherine arrivate dalla Cina. Il 27 aprile è stato infine arrestato l'amministratore della società.
In seguito agli approfondimenti investigativi effettuati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como, a partire dall’arresto effettuato, è stata infine emessa, in data odierna, una denuncia per frode nelle pubbliche forniture e un provvedimento di sequestro dei saldi ancora presenti sui conti correnti della società. Si tratta di 3 milioni di euro.