Secondo le autorità slovene, la pandemia nel loro Paese può definirsi «conclusa»
Nel frattempo, i Paesi baltici trovano un accordo per viaggiare tra di loro
LJUBLJANA - La Slovenia, Paese membro dell'Unione europea (UE), ha dichiarato conclusa la pandemia di Covid-19 dopo un significativo calo dei contagi, e ha di conseguenza riaperto le frontiere ai cittadini degli altri Paesi UE.
La decisione è stata presa dal Governo di Ljubljana nella tarda serata di giovedì sera. I cittadini dell'UE potranno entrare nel Paese, a partire dal 31 maggio, senza doversi sottoporre alla quarantena di sette giorni che finora era obbligatoria. Lo ha riferito l'agenzia di stampa STA.
Comunque, continueranno ad essere effettuati dei controlli alle frontiere con i Paesi confinanti parte dell'UE. Ai viaggiatori verranno distribuiti dei volantini informativi, e coloro che mostrano i sintomi del coronavirus, e non sono residenti in Slovenia, verranno respinti.
Per i cittadini extracomunitari che vogliono entrare nel Paese, vige la quarantena obbligatoria. In Slovenia, lo ricordiamo, sono ancora attive le regole sulla distanza e l'obbligo di indossare una mascherina nei negozi, nei ristoranti e sui trasporti pubblici.
Il Governo sloveno aveva dichiarato un'emergenza sanitaria il 12 marzo. Negli ultimi 14 giorni sono state registrate solo 35 nuove infezioni. In totale sono stati segnalati 1'464 contagi e 103 decessi.
La "mini Schengen" dei Paesi baltici - Mentre nella maggior parte dei paesi europei restano forti limitazioni agli spostamenti e agli ingressi, da oggi i cittadini di Estonia, Lituania e Lettonia potranno muoversi liberamente tra le tre repubbliche baltiche via mare, terra e aria. Resta in vigore in tutti i tre stati l'obbligo di quarantena di due settimane per i visitatori in arrivo da altre nazioni.
In Estonia, Lituania e Lettonia non si sono registrati nuovi casi di coronavirus negli ultimi giorni ed il bilancio complessivo della pandemia di Covid-19 non arriva a 150 morti.
«Estonia, Lituania e Lettonia hanno creato una mini Schengen in Europa, un'area senza confini interni», ha affermato il Presidente lettone, Egils Levits, citato dai media locali. «Da oggi tutti noi, sei milioni di baltici, siamo liberi di attraversare i confini tra i nostri paesi. Questo è importante soprattutto per la Lettonia perché Lituania ed Estonia sono i nostri principali partner economici».