Una città cinese non vuole mandarla in pensione dopo l'emergenza, ma potenziarla. L'idea non piace a tutti.
HANGZHOU - Ciò che molti scettici delle app di tracciamento temevano potrebbe presto verificarsi in Cina. Le autorità di Hangzhou stanno infatti valutando la possibilità di trasformare l'applicazione sviluppata per contenere l'epidemia di coronavirus in una componente permanente della vita in città.
Come in tutto il Paese, anche nel polo hi-tech di 10 milioni di abitanti a sud ovest di Shanghai i residenti hanno scaricato in massa un'app sviluppata dalla città per individuare persone potenzialmente contagiose. Senza, del resto, non è possibile entrare in metropolitana, in ufficio o nei centri commerciali.
Ora, però, Hangzhou sta pensando di continuare a sviluppare l'app anche dopo l'emergenza e di arricchirla di numerose funzioni, riporta il New York Times citando comunicazioni ufficiali della sezione locale del Partito comunista. Raccogliendo dati su quanto dormono, quanti passi al giorno fanno, quanto fumano e bevono e molto altro, ai cittadini verrebbe assegnato un "punteggio salute" da 0 a 100. Non appare tuttavia chiaro, al momento, come la città intenda utilizzare questo punteggio o le informazioni raccolte.
L'idea ha incontrato subito una certa opposizione: «Sorvegliare e discriminare le persone non sane non viola spudoratamente la privacy?», si chiede per esempio lo scrittore Wang Xin in un post su Weibo, dove conta 2,5 milioni di follower. Il progetto di Hangzhou «passa il segno», mette in guardia dal canto suo Shen Jiake, un altro autore.
Da febbraio, in Cina si sono moltiplicate le app per il tracciamento dei contatti che geolocalizzano le persone e le classificano in tre gradi di pericolosità: verde (nessun pericolo accresciuto di trasmissione del coronavirus), giallo (attenzione) e rosso (pericolo). Se con un codice verde è possibile entrare ovunque, lo stesso non vale per il giallo e il rosso.
Desiderosa di lasciarsi l'epidemia alle spalle e obbligata ad avere l'app per molte necessità della vita quotidiana, la grande maggioranza dei cinesi ne ha scaricata una versione. Permangono tuttavia grossi dubbi su come gli algoritmi delle applicazioni assegnino i codici e sull'uso che lo Stato fa dei dati che raccoglie.
Anche la Svizzera sta sviluppando un'app per il tracciamento dei contatti, ma la sua introduzione è stata sottoposta a uno scrutinio maggiore, anche da parte del parlamento. Le sue caratteristiche - come l'impossibilità della geolocalizzazione e la registrazione dei dati sul dispositivo personale - sono state inoltre spiegate dettagliatamente.