«Vogliamo che le persone si sentano sicure di capire chi c'è dietro i contenuti»
NEW YORK - In un nuovo passo contro la disinformazione, Facebook ha reso noto che verificherà l'identità degli utenti che «hanno uno schema di comportamento non autentico» nel loro profilo, e i cui post «iniziano a diventare rapidamente virali negli Stati Uniti».
L'iniziativa, annunciata dai product manager di Facebook Anita Joseph e Michele Paselli, arriva a pochi mesi dalle elezioni presidenziali statunitensi. La mossa fa seguito a quella messa in campo nel 2018, quando la compagnia di Menlo Park ha iniziato a verificare l'identità dei gestori delle Pagine con un'ampia audience.
«Vogliamo che le persone si sentano sicure di capire chi c'è dietro i contenuti che vedono su Facebook. Questo è particolarmente importante quando si tratta di contenuti che raggiungono molte persone», spiegano Joseph e Paselli.
Chi si rifiuterà di verificare la propria identità, o chi si rivelerà avere un'identità che non combacia con il profilo su Facebook, vedrà diminuire la diffusione dei post, evidenziano i manager. Inoltre, se la persona in esame è amministratore di una pagina Facebook, dovrà eseguire il processo di verifica apposito per poter pubblicare nuovi post.