Fino a 130mila nuovi casi al giorno. I più colpiti: Sudamerica, Medio Oriente e Africa
Mentre frenano i contagi in Europa, nel resto del mondo (Stati Uniti compresi) la crisi è tutt'altro che finita
BALTIMORA - Il numero di casi di coronavirus nel mondo sta aumentando più velocemente che mai: è quanto emerge da un'analisi della Cnn basata sui dati pubblicati dalla Johns Hopkins University.
Se da una parte i tassi di contagio stanno rallentando in Paesi fortemente colpiti all'inizio della pandemia - come l'Italia, la Spagna e la Francia - le statistiche globali indicano che la crisi è tutt'altro che finita.
Infatti, sottolinea la Cnn, in molti Paesi - in particolare in Sudamerica, Medio Oriente ed Africa - i contagi stanno accelerando.
Mentre nel mese di aprile i nuovi casi giornalieri a livello globale non avevano mai superato le 100.000 unità - osserva l'emittente - i contagi accertati hanno superato questa soglia in nove degli ultimi 10 giorni, fino ad arrivare a quota 130.400 mercoledì scorso.
Negli Usa - Gli Stati Uniti registrano altri 749 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 109.791, secondo il bilancio della Johns Hopkins University. I casi di contagio nel Paese sono oltre 1,9 milioni. Circa 500.000 le persone guarite.
In Asia - In Pakistan, ad esempio, il numero dei nuovi casi ha toccato un nuovo record giornaliero sfiorando la soglia dei 5.000. Il bilancio complessivo dei morti ha superato quota 2.000.
Secondo i dati annunciati oggi dal ministero della Sanità, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 4.960 nuovi contagi, che portano il totale a quota 98.943. Allo stesso tempo, i decessi sono stati 67, per un totale di 2.002 dall'inizio della pandemia.
Brasile in piena crisi - In America Latina invece i contagiati sono ora 1.238,297, di cui 63.909 deceduti. È quanto emerge da una statistica dell'ANSA sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani.
Il Brasile, che guida la classifica della regione, ha riservato una sorpresa rivelando solo i contagi (27.075) e i morti (904) di ieri, senza fornire più l'accumulato dall'inizio della pandemia, che è di 672.846 contagiati e 35.930 morti. Seguono il Perù (191.758 e 5.301) e il Cile (127.745 e 1.541).
Fra i paesi latinoamericani con più di 5.000 contagi vi sono Messico (113.619 e 13.511), Ecuador (42.728 e 3.608), Colombia (38.027 e 1.205), Repubblica Dominicana (19.195 e 536), Argentina (21.037 e 642), Panama (15.463 e 370), Bolivia (12.728 e 427), Guatemala (6.485 e 216) e Honduras (5.971 e 248).
In Europa - Continua a frenare invece l'epidemia in Europa. In Francia tocca il minimo la cifra dei decessi in 24 ore: 35 i morti segnalati negli ospedali, per un totale di 29'146 vittime dall'inizio dell'epidemia. Continuano a scendere i numeri dei ricoverati in ospedale - 217 di meno rispetto a ieri, totale 12'479 - e quelli dei pazienti in rianimazione, 35 in meno (1059).
... e in Italia - Dall'inizio dell'epidemia sono in tutto 90'070 i contagiati nella vicina Penisola. Ieri erano 110 le persone ricoverate in terapia intensiva, e 2840 quelle negli altri reparti (-120). I decessi registrati sabato sono stati 27, in totale 16'249.
A livello nazionale, secondo le cifre della Protezione civile, è di 234'801 il numero complessivo dei contagiati, con un incremento rispetto a venerdì di 270 casi. Cinque le regioni con zero nuovi casi: Campania, Umbria, Calabria, Molise e Basilicata.
In tutta Italia le vittime tra venerdì e sabato sono state 72. I morti totale salgono così a 33'846. Aumentano di 1297 unità (a 165'078) guariti e dimessi, mentre sono 35'877 i malati (-1099).