Il monumento è dedicato a un colonizzatore spagnolo accusato di aver massacrato le popolazioni indigene.
ALBUQUERQUE - Un uomo è rimasto ferito da colpi d'arma da fuoco ad Albuquerque durante scontri fra manifestanti antirazzisti e sedicenti vigilantes che volevano impedire l'abbattimento di una statua. La polizia è poi intervenuta in forze con lacrimogeni e granate assordanti, arrestando e disarmando diverse persone.
La sparatoria «è stata un tragico, oltraggioso e inaccettabile atto di violenza», ha dichiarato Tim Keller, sindaco della città, la principale dello Stato americano del New Mexico. Il ferito è stato ricoverato in condizioni critiche ma stabili.
Lo scontro è avvenuto nella città vecchia, davanti al museo storico cittadino, dove si erge la statua dello spagnolo Juan de Oñate, che nel 1598 conquistò il territorio diventando il primo governatore di quella che allora era la Nuova Spagna.
Gli spari sono partiti quando un gruppo di manifestanti antirazzisti ha tentato di abbattere il monumento del "conquistador", accusato di aver massacrato le popolazioni indigene. Secondo le autorità locali, è stato il gruppo di sedicenti vigilantes armati a difesa della statua a provocare tensioni e violenze.
«Abbiamo ricevuto informazioni di gruppi di vigilantes che avrebbero istigato questa violenza. Se è vero, dovranno risponderne pienamente davanti alla legge», ha detto il capo della polizia Michael Geier, citato dalla CNN. «Le persone pesantemente armate che si sono esibite davanti ai manifestanti come sedicenti 'guardie civili' erano lì per una sola ragione: minacciare i manifestanti», ha twittato la governatrice del New Mexico, Michelle Lujan Grisham.