Nigeria e Camerun hanno sconfitto il morbo. Solo altri due Paesi si trovano ancora confrontati con la malattia.
ABUJA - Nel momento in cui il mondo sta affrontando una pandemia la cui evoluzione rimane incerta, una buona notizia riguardo a una grave malattia di origine virale arriva dall'Africa. La Nigeria e il Camerun si apprestano a essere dichiarati Paesi liberi dalla poliomielite dopo aver soddisfatto i rigorosi criteri di sorveglianza che garantiscono la mancata riemersione della malattia. Lo ha dichiarato Faisal Shuaib, capo della principale agenzia di assistenza sanitaria della Nigeria, il quale ha comunicato via Twitter che l'Africa regional certification commission (Arcc) ha accettato la «documentazione di eradicazione della polio» della Nigeria, aggiungendo che il traguardo sarà annunciato ufficialmente il prossimo mese.
L'Arcc è un organismo indipendente incaricato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di esaminare le procedure di eradicazione della polio. La Nigeria è stato l'ultimo Paese africano ad avere un caso di poliomielite nell'agosto 2016, e nel 2012 ha rappresentato oltre la metà di tutti i casi di poliomielite nel mondo.
L'Arcc ha approvato simili procedure anche in Camerun, secondo il suo ministro della Sanità, mentre l'Oms ha twittato un messaggio in cui si dice che «è stata accettata la documentazione completa che certifica il Sud Sudan libero dalla polio».
Affinché un Paese sia dichiarato libero dalla poliomielite, deve garantire un'elevata copertura immunitaria e dimostrare che non vi sono state trasmissioni per almeno tre anni consecutivi. Si dovrebbe inoltre mantenere un sistema di sorveglianza e di capacità di intervento sui focolai.
La poliomielite è un'infezione virale che, se contratta in forma acuta, può colpire il sistema nervoso centrale causando diverse tipologie di paralisi. Non esiste cura per la malattia, che può solo essere prevenuta tramite vaccinazione. L'Assemblea mondiale della sanità ha lanciato la sua strategia per l'eradicazione della polio nel 1988. Da allora, i casi sono passati da 350mila distribuiti in 125 Paesi endemici ai 175 riportati nel 2019.
Grazie alla vaccinazione sistematica, in Svizzera non si registrano casi di paralisi infantile causata da poliomielite dal 1982. La profilassi contro la malattia è raccomandata. Una vaccinazione è raccomandata se i benefici sono nettamente superiori ai rischi e agli effetti collaterali.