A dirlo è il direttore per le emergenze dell'OMS Mike Ryan.
GINEVRA - «Esiste la possibilità che il virus sia circolato in nord Italia prima di quando ci si è resi conto che ci fosse»: lo ha detto il direttore per le emergenze dell'Organizzazione mondiale della sanità, Mike Ryan, in merito alla scoperta della presenza del virus nelle acque fognarie già a dicembre.
«Quella italiana è una scoperta importante, i dati vanno ulteriormente investigati ma al momento non cambiano la nostra ipotesi sull'origine del virus».
Nessuna mutazione genetica - «Abbiamo a disposizione 49'000 sequenziamenti genetici del virus ma non abbiamo visto ancora mutazioni», ha detto invece la dottoressa Maria van Kherkove dell'Organizzazione mondiale della sanità nel consueto briefing sul Covid-19.
«Non osserviamo alcuna variazione nella trasmissione, nella letalità o nell'impatto delle terapie», ha aggiunto il direttore per le emergenze Mike Ryan.
Ryan ha inoltre affermato che l'aumento dei contagi di coronavirus a livello globale «non è un fenomeno dovuto all'aumento dei test, anche i morti crescono e qui non c'entrano i test». L'aumento è dovuto soprattutto al fatto che l'infezione si sta diffondendo in nazioni «molto popolose», i tamponi c'entrano solo «in parte», ha dichiarato.
Vittime in Italia - Nel frattempo, nella vicina Penisola, vittime e contagi sono in calo. Sono 23 nelle ultime 24 ore le vittime da coronavirus in Italia, a fronte delle 24 di ieri, ossia di nuovo il livello più basso da inizio marzo.
Il numero totale delle vittime in Italia sale dunque a 34.657. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
Contagi in Italia - Sono 238.720 i contagiati da coronavirus in Italia. L'incremento giornaliero è di 218 nuovi contagi, in lieve calo rispetto a ieri (quando era stato di 224), 143 dei quali in Lombardia, pari al 65,5%. Il dato della Protezione civile comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Sono le 7 regioni ad aumento zero: Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Umbria, Valle d'Aosta e Basilicata.