Amnesty International denuncia la vertiginosa serie di violazioni perpetrate dalle forze dell'ordine
WASHINGTON - «Le forze di polizia di tutti gli Stati Uniti hanno commesso diffuse e gravi violazioni dei diritti umani contro i manifestanti in protesta».
È questa la denuncia di Amnesty International, che ha pubblicato una mappa interattiva degli episodi di violenza della polizia e ha così lanciato una nuova campagna, che chiede dei cambiamenti sistemici all'interno delle forze di polizia statunitensi.
Come mostra la mappa, l'analisi di Amnesty rivela una serie di violazioni in tutto il Paese: è toccato fino all'80% degli Stati Uniti. Tra il 26 maggio e il 5 giugno, l'organizzazione ha rilevato 125 diversi esempi di violenza in 40 Stati.
Si tratta del periodo in cui centinaia di migliaia hanno protestato contro il razzismo e la violenza da parte della polizia, al grido di Black Lives Matter. L'analisi mostra che le forze dell'ordine presenti nelle strade «hanno violato quotidianamente i diritti umani, invece di adempiere al proprio obbligo di rispettare e facilitare il diritto delle persone a protestare pacificamente» viene spiegato in un comunicato di Amnesty.
Tra le violazioni, si citano pestaggi e l'uso improprio di gas lacrimogeni e spray al pepe, oltre che di proiettili di spugna e gomma. Sotto la lente di Amnesty la polizia statale, locale, federale, e la Guardia Nazionale.
«L'analisi è chiara: quando gli attivisti e i sostenitori del movimento Black Lives Matter sono scesi in strada per chiedere pacificamente la fine del razzismo sistemico e della violenza della polizia, nella stragrande maggioranza dei casi sono stati accolti da ancor più violenza da parte della polizia», ha detto Brian Castner, Senior Crisis Advisor esperto di armi e operazioni militari di Amnesty International.
«Il tempo di applicare cerotti e trovare scuse per qualche "mela marcia" è passato. Ora è necessaria una riforma sistemica e radicale della polizia statunitense che metta fine al flagello dell'uso eccessivo della forza da parte degli agenti e delle esecuzioni extragiudiziali dei neri» ha concluso Castner.
Mentre la maggior parte dei manifestanti sono stati pacifici, alcuni hanno fatto ricorso alla violenza. Tuttavia, «invece di rispondere a singole violazioni, le forze di sicurezza hanno usato una forza sproporzionata e indiscriminata contro intere manifestazioni» si legge nella nota di Amnesty.
Le richieste di Amnesty International:
- Fermare le esecuzioni extragiudiziali di persone nere da parte della polizia e rendere conto della loro morte attraverso indagini indipendenti e imparziali che portino a risarcire le vittime e i superstiti;
- Garantire il diritto di protestare pacificamente contro la violenza della polizia, senza la minaccia che manifestanti, giornalisti o passanti siano presi di mira da ulteriori violenze della polizia;
- Approvare una legislazione federale, compreso il PEACE Act, e le leggi statali per limitare l'uso della forza da parte della polizia solo ad azioni strettamente necessarie e proporzionate;
- Mettere fine alla dottrina dell'"immunità qualificata", che impedisce alla polizia di essere legalmente responsabile quando infrange la legge; e
- Passare la legislazione federale per smilitarizzare le forze di polizia.