«Non ci saranno danni ai mosaici», hanno assicurato le autorità. Erdogan presente alla riapertura.
ISTANBUL - Venerdì prossimo, durante le preghiere che si svolgeranno per la riapertura al culto islamico di Santa Sofia, le icone cristiane presenti sui muri del monumento patrimonio Unesco saranno coperte da tende. Lo ha annunciato in un'intervista tv Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Kalin ha escluso l'impiego di luci laser oscuranti, ipotizzato nei giorni scorsi dai media locali, e assicurato che «non ci saranno danni ai mosaici, alle icone, al patrimonio storico e all'architettura dell'edificio». Il portavoce ha poi confermato che Erdogan sarà presente alla prima storica preghiera. Ieri, il capo dello Stato ha ispezionato i lavori di preparazione all'interno del monumento, riconvertito dopo 86 anni da museo in moschea. Santa Sofia è stata luogo di culto islamico per quasi 500 anni. Prima, per quasi un millennio, è stata una basilica cristiana.
Kalin ha sottolineato che anche in occasione della riapertura alla preghiera l'accesso sarà «limitato» per rispettare le norme di distanziamento sociale per il Covid-19. Migliaia di fedeli sono comunque attesi all'esterno dell'edificio, nella piazza antistante di Sultanahmet.