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STATI UNITIOcchi sull'insalata: la salmonella avrebbe imparato a non farsi lavar via

20.07.20 - 18:00
È ciò che risulta da una ricerca realizzata dall'Università del Delaware
Keystone
Occhi sull'insalata: la salmonella avrebbe imparato a non farsi lavar via
È ciò che risulta da una ricerca realizzata dall'Università del Delaware
«I batteri si stanno evolvendo per bypassare la risposta immunitaria delle piante», ha spiegato il biologo Harsh Bais

DOVER - Una notizia curiosa quanto preoccupante: la Salmonella avrebbe trovato il modo di evitare di essere pulita via con l'acqua quando si lava l'insalata.

Lo riporta il portale scientifico sciencealert, sulla base di uno studio dell'Università del Delaware pubblicato sulla rivista Frontiers in Microbiology, che ha analizzato come gli stomi di spinaci e lattuga rispondono alla Salmonella, alla Listeria e all'Escherichia coli: agenti patogeni che possono infettare le piante senza lasciare traccia.

Secondo la ricerca, alcuni ceppi di batteri della Salmonella avrebbero trovato il modo di eludere le difese delle piante e di intrufolarsi nelle verdure a foglia: una strategia abbastanza efficace per proteggerle sia dal sistema immunitario delle piante sia dall'essere lavate via in cucina.

Una strategia complessa - In pratica, la Salmonella riuscirebbe a nascondersi inserendosi negli stomi, i minuscoli fori d'aria nelle foglie delle piante che si aprono e si chiudono naturalmente per permettere il rinfresco e la respirazione. «È come un cavallo di Troia, i batteri si stanno evolvendo per bypassare la risposta immunitaria delle piante», ha spiegato il biologo Harsh Bais, dell'Università del Delaware.

Mentre i funghi e i batteri delle piante sono noti per forzare in modo bruto l'ingresso in questi stomi, ora sembra che l'agente patogeno della Salmonella possa farsi strada all'interno passando da determinate "porte" da cui non dovrebbe poter passare. «Sono dei veri opportunisti, queste interazioni sono insolite, è una strategia sempre più complessa» ha detto Bais.

L'infezione - Questa scoperta ha delle implicazioni sul cibo che mangiamo, e l'insalata è vulnerabile agli agenti patogeni in questione in due momenti distinti: da un lato, quando viene coltivata all'aperto nelle fattorie, dall'altro quando viene lavorata dall'uomo per la vendita e il consumo.

Nella prima fase, dato che vengono allevate per aumentare la resa a spese del loro sistema immunitario, o cresciute troppo vicino al bestiame, i rischi per le piante aumentano ulteriormente.

Il problema è che il lavaggio e persino i trattamenti chimici non possono eliminare i batteri che hanno già trovato la loro strada nelle foglie di una pianta. 

Prevenire il peggio - Comunque, è comprendendo al meglio le minacce che possiamo proteggerci da esse. Rigidi controlli biologici e di sicurezza per i sistemi di irrigazione e di pulizia possono essere adattati per mantenere il nostro cibo sicuro, ha spiegato il team di ricercatori.

«L'industria alimentare lavora instancabilmente per rendere i prodotti il più sicuri possibili», ha chiarito il microbiologo Kali Kniel dell'Università del Delaware.

Ma l'insidia rimane dietro l'angolo: «In ogni caso stiamo coltivando questi prodotti all'esterno, quindi sono accessibili alla fauna selvatica, al vento, alla polvere e all'acqua che possono trasmettere microrganismi», «è una situazione difficile» ha concluso Kniel.

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COMMENTI
 

sedelin 4 anni fa su tio
la salmonella si fa furba perché l'uomo ha voluto manipolare la natura :-(
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