Si tratta di un ibrido tra storione e pesce spatola: due specie in via d'estinzione
BUDAPEST - Dei ricercatori hanno creato accidentalmente un nuovo pesce, soprannominato "sturddlefish", un ibrido di due specie in via di estinzione: il pesce spatola americano e lo storione russo.
I risultati sono stati esposti in uno studio pubblicato sulla rivista Genes. Il pesce è nato accidentalmente perché i ricercatori del Centro nazionale ungherese di ricerca e innovazione agricola non stavano cercando di creare un nuovo pesce quando è nato lo "sturddlefish" (anche il nome è un mix tra le due specie, sturgeon e paddlefish).
Piuttosto, il loro scopo era quello di scoprire se le due specie potessero essere cresciute in cattività, incoraggiando lo storione a riprodursi in modo asessuato. Il pesce spatola aveva il ruolo di fornire gli spermatozoi per aiutare lo storione a riprodursi da solo.
«Questa è la prima ibridazione riuscita tra queste due specie», hanno scritto gli autori dello studio. «Non avevamo alcuna intenzione di giocare con l'ibridazione», ha sottolineato il coautore dello studio, il Dottor Attila Mozsár al New York Times, «è stato assolutamente involontario».
La maggior parte delle uova, circa il 70%, è sopravvissuta alla schiusa. Come si nota nella foto, tutti gli ibridi assomigliano maggiormente allo storione, con il dorso contorto e il naso corto, anche se qualcuno di loro ha un muso più appuntito che ricorda il pesce spatola.
Entrambi i pesci coinvolti sono a rischio d'estinzione. È per questo che i ricercatori, tutti ungheresi, hanno voluto incoraggiare lo storione a riprodursi attraverso la ginogenesi, che utilizza lo sperma di un'altra specie per indurre lo sviluppo delle uova dell'esemplare.
Secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, lo storione, le cui uova sono utilizzate per il caviale, sono la specie di pesce più in pericolo di tutte. Principalmente a causa della perdita dell'habitat, la pesca eccessiva e l'inquinamento.
Per quanto riguarda il salvataggio dello storione in via di estinzione, perciò, lo studio «ci ha portati più vicini ai nostri obiettivi», ha detto alla Cnn l'autore principale dello studio, Jenő Káldy.