Uno studio ha svelato il meccanismo d'azione del coronavirus
Il ricercatore: «La scoperta apre la strada alla messa a punto di nuove armi terapeutiche»
ROMA - Scoperto il meccanismo d'azione del SarsCov2, con la catena di reazioni che porta ai gravi danni sull'organismo. È questo il risultato raggiunto all'Università Sapienza di Roma da Francesco Violi, docente ordinario di Medicina Interna e direttore della prima Clinica medica del Policlinico Umberto I. Lo studio, eseguito su 182 pazienti, è in corso di pubblicazione sulla rivista scientifica Redox Biology.
«Siamo andati dietro le quinte della malattia e abbiamo capito cosa aziona i danni all'intero organismo», ha spiegato Violi. Quello che «abbiamo scoperto è che il SarsCov2 entra nelle cellule dell'organismo umano attraverso un enzima, la proteina Ace2 che è presente nell'organismo stesso. Il virus ha però l'effetto d'inibire la proteina Ace2 una volta entrato nel soggetto. A sua volta, però, Ace2 ha la funzione d'inattivare un'altra proteina, l'angiotensina, che ha un potente effetto infiammatorio essendo un potente vasocostrittore e mediatore dell'infiammazione delle arterie».
Dunque, Ace2, essendo inattivata, non può più arginare l'angiotensina che, di conseguenza, mostra un'aumentata attività che è mediata da un altro enzima, Nox2, il più potente enzima cellulare produttore di radicali liberi.
I ricercatori hanno quindi notato come nei pazienti con Covid-19 Nox2 fosse attivata rispetto a un gruppo di controllo di 91 pazienti sani. Sempre tra i malati di Covid, inoltre, l'attivazione era maggiore in quelli che avevano bisogno di ventilazione meccanica o che andavano incontro a trombosi, suggerendo una relazione tra gravità di malattia e attivazione di Nox2.
Lo studio, secondo Violi, «ha fatto luce su questo meccanismo che si potrebbe definire il "gioco indiretto" del nuovo coronavirus. Una specie di reazione a cascata che porta all'esito finale: SarsCov2 inattiva l'enzima Ace 2 che a sua volta non può più disattivare la proteina infiammatoria Nox2 che, a sua volta, porta al danno infiammatorio sistemico. Infatti, l'esito finale è il danneggiamento dei vasi sanguigni con il rischio, ad esempio, di trombosi».
Questo risultato, a detta del ricercatore, «fornisce la prima indicazione sul meccanismo di danno agli organi causato da Covid-19 e spiega il motivo per cui i pazienti hanno una seria infiammazione sistemica. Spero ci possa ora essere interesse a proseguire con la ricerca attraverso farmaci inibitori di Nox2, per individuare un trattamento per i danni causati da Covid-19».
Questa scoperta, per l'esperto, «apre la strada alla messa a punto di nuove armi terapeutiche contro gli effetti gravi della Covid-19 e può essere un percorso per individuare una cura per il futuro in attesa del vaccino e del suo impiego su scala globale».