Di fronte al crescente numero di contagi in Germania, il responsabile del monitoraggio si appella ai cittadini.
BERLINO - L'aumento dei nuovi casi giornalieri di coronavirus preoccupa molto l'istituto di ricerca che, nel Paese, è responsabile per il monitoraggio dell'evoluzione della pandemia. Tanto che, dopo qualche tempo, il Robert-Koch-Institut è tornato questa mattina a tenere una conferenza stampa sul tema.
«La nuova evoluzione del numero dei contagi preoccupa molto me e tutti quanti all'Istituto Robert Koch», ha confessato ai giornalisti il presidente del centro, Lothar Wieler. «Siamo nel bel mezzo di una pandemia che si sviluppa rapidamente», ha aggiunto.
Il riferimento è ai 633 nuovi casi giornalieri annunciati oggi in Germania e ai 3'611 totalizzati negli ultimi 7 giorni. Uno sviluppo giudicato come «molto allarmante» dal responsabile, soprattutto in considerazione del fatto che non si tratta più, come nelle ultime settimane, di focolai locali, ma d'incrementi nel numero d'infezioni in molte aree di tutto il Paese.
Wieler ha richiamato i tedeschi alla necessità di attenersi alle disposizioni anti Covid-19, in particolare rispettare la distanza sociale, lavarsi le mani e portare la mascherina dove raccomandato. «Per favore, continuate tutti ad aiutarci», ha chiesto.
Il ricercatore ha sottolineato come la Germania non sia sola in questo preoccupante sviluppo. «Tutto il mondo è nel pieno» della pandemia, ha affermato, ricordando in special modo la situazione negli Stati Uniti e in Brasile. L'infettivologo, però, non ha voluto confermare se siamo o meno all'inizio di una seconda ondata.