Un'intrusione informatica nei server dell'ateneo ha cifrato tutti i dati del personale.
Coinvolti anche i dati della ricerca sul coronavirus, oltre che agli studi in un'ampia gamma di ambiti.
ROMA - Tutti i dati di professori, assistenti e studenti dell'Università di Tor Vergata, di Roma, sono stati raggiunti e compromessi da un attacco hacker.
I malintenzionati si sono introdotti infatti nei server, cifrando migliaia di "files". Lo riporta la Repubblica, che cita le parole del rettore, Orazio Schillaci, che ha avviato «contromisure per circoscrivere il danno, recuperare i dati e assicurare il proseguimento della didattica».
Uno dei principali atenei d'Italia è quindi in difficoltà da venerdì sera, quando l'attacco ai server ha iniziato a rendere inutilizzabili dei documenti, anche importanti, come quelli sulle ricerche per contrastare il coronavirus. Colpiti anche studi, rapporti e analisi di moltissimi altri ambiti.
«Per ora non è stato chiesto alcun riscatto» ha detto Schillaci al portale italiano, «e non sappiamo ancora cosa abbiano esfiltrato, ma abbiamo circoscritto il danno e attivato il ripristino dal backup, così da non perdere dati, ricerche e poter proseguire con l'insegnamento», ha spiegato il rettore, che si è avvalso di un esperto in cybersicurezza per affiancare il team universitario.
L'università sta inoltre lavorando con la Polizia Postale per scoprire la provenienza dell'attacco, analizzando i log, gli indirizzi e altri indicatori, e sta anche tentando di identificare le modalità dell'intrusione, per far sì che non succeda di nuovo, anche ad altre università.
Il lockdown è stato un momento critico a livello di cybersicurezza, e centri di ricerca e ospedali sono stati frequentemente presi di mira dagli hacker, spesso in cerca di soldi facili con riscatti da pagare in bitcoin.