Il Cancelliere Sebastian Kurz non vuole che si ripeta la crisi di migranti del 2015: «Sistema disumano».
Il leader del partito austriaco Övp sostiene la linea degli aiuti direttamente sul posto.
VIENNA - L'Austria non accoglierà profughi del campo di Moria a Lesbo. Lo ha ribadito il cancelliere Sebastian Kurz in un video messaggio pubblicato su Facebook.
Secondo Kurz, non deve ripetersi la crisi dei migranti di cinque anni fa. «Il sistema disumano del 2015 non è compatibile con la mia coscienza», ha detto il leader del partito popolare austriaco Övp, sostenendo invece la linea degli aiuti in loco «per garantire una sistemazione umana».
La questione - ha aggiunto Kurz - non riguarda solo Moria, ma anche altre realtà nel mondo che non godono dell'attenzione mediatica. «A livello europeo - ha annunciato - ci impegneremo per un approccio complessivo. Non serve una politica dei simboli».
Secondo il cancelliere, «le terribili immagini della stazione di Budapest» nell'estate 2015 «hanno fatto cedere la politica europea» che ha aperto i confini, mettendo in moto così «addirittura un milione di persone». «I trafficanti hanno guadagnato cifre esorbitanti e innumerevole persone sono annegate nel Mediterraneo», ha proseguito Kurz.
«Solo quest'anno l'Austria ha accolto 3.700 bambini. Ogni settimana è stata accolta la domanda di asilo di circa 100 bambini che hanno così trovato sicurezza in Austria», ha detto il cancelliere austriaco.