Il piano si chiama Artemis, e prevede l'allunaggio della prima donna sul nostro unico satellite naturale
Il costo del progetto si aggira attorno ai 28 miliardi di dollari
CAPE CANAVERAL - La NASA lo ha confermato oggi aggiornando il suo programma Artemis: è pronta la Fase 1 per far atterrare la prima donna (e il prossimo uomo) sulla superficie della Luna nel 2024.
È da diversi mesi che l'agenzia spaziale ha riconfermato il proprio interesse verso i viaggi spaziali, e si è preparata al meglio per l'invio di esseri umani sulla Luna per la prima volta dall'ultima missione lunare, Apollo, nel 1972.
«Con il sostegno bipartisan del Congresso, la nostra spinta del 21° secolo verso la Luna è ben alla portata dell'America», ha detto l'Amministratore delegato della NASA, Jim Bridenstine. «Negli ultimi mesi abbiamo consolidato i nostri piani di esplorazione. Torneremo sulla Luna per le scoperte scientifiche, i benefici economici e per ispirare una nuova generazione di esploratori».
Un occhio anche su Marte, comunque, rimane: «Mentre costruiamo una presenza sostenibile» per quanto riguarda i viaggi spaziali, Bridenstine ha ammesso che si guarda anche allo slancio di «quei primi passi umani sul Pianeta Rosso».
Il nuovo potente razzo della NASA, il sistema di lancio spaziale (SLS), e la navicella spaziale Orion sono così più vicini che mai al loro primo lancio integrato. La navicella spaziale è completa, mentre il sistema e i quattro motori annessi saranno sottoposti a un'ultima serie di test che culmineranno quest'autunno.
Comunque, sul piano da 28 miliardi di dollari incombe il rischio delle presidenziali Usa. Per rispettare la tempistica fissata dall'amministrazione Trump lo scorso anno, secondo Bridenstine, il Congresso dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale. Tuttavia, il 3 novembre sono previste le elezioni Usa che potrebbero costituire un rischio per il programma.
Bridenstine ha osservato infatti che i «rischi politici» sono stati spesso la più grande minaccia per il lavoro della Nasa, specialmente prima di elezioni così cruciali.
Il piano da 28 miliardi di dollari in cinque anni prevede che gli equipaggi saranno lanciati a bordo della capsula Orion con il sistema di lancio Space Launch System, e che una volta raggiunta l'orbita lunare si trasferiranno in un lander sviluppato dai privati che porterà gli astronauti sulla superficie lunare.
Tre diversi progetti sono in competizione per costruire il lander che trasporterà due astronauti (un uomo e una donna) sulla Luna dalla capsula Orion.
Il primo è stato sviluppato da Blue Origin, di Jeff Bezos, in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper. Gli altri due progetti sono di SpaceX di Elon Musk e dell'azienda Dynetics.