Il Governatore De Luca è preoccupato dalla tendenza all'aumento dei contagi
NAPOLI - È stato reintrodotto in Campania l'obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale anche all'aperto. Questo indipendentemente «dalla distanza interpersonale», viene confermato per iscritto nel documento.
La decisione è arrivata dal, recentemente riconfermato, Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha firmato l'ordinanza per contenere la diffusione del coronavirus dopo aver incontrato i responsabili dei presidi sanitari locali. Lo annuncia Corriere.it.
La regione, lo ricordiamo, ha recentemente registrato numeri nuovamente in crescita per quanto concerne le infezioni, che sono salite gli scorsi giorni di circa 200 unità ogni 24 ore, rendendola la Regione del paese con numeri più alti.
La misura durerà, almeno, fino al 4 ottobre, e non è esclusa nemmeno l'adozione di misure ancor più severe.
200 milioni di ordini per il vaccino russo - Messico, Brasile e India hanno ordinato circa 200 milioni di dosi del vaccino russo Sputnik V contro il nuovo coronavirus. Lo ha detto l'amministratore delegato di RDIF Kiril Dmitriev, precisando che sono attesi altri ordini da sette paesi dell'America Latina, del Medio Oriente e dell'Asia.
«Nel prossimo futuro nomineremo gli altri sette Paesi. E sono grandi paesi», ha detto Dmitriev in una conferenza stampa virtuale ospitata da Interfax. «Per ragioni politiche i paesi dell'UE e gli Stati Uniti stanno cercando di sostenere i loro vaccini e di impedire l'acquisto del vaccino russo», ha aggiunto.
Anche il Belgio si prepara - «I primi vaccini Covid-19 dovrebbero essere disponibili in Belgio a partire dal mese di marzo». Lo ha detto oggi il ministro della Salute Maggie De Block stando a quanto scrivono i media locali a partire dall'agenzia di stampa Belga.
Questi vaccini saranno «sviluppati dalla società AstraZeneca». A ricevere le prime dosi di vaccino in via prioritaria (1.500.000 su 7.500.000 dosi del primo vaccino previste per la primavera) a marzo e aprile saranno il personale sanitario, seguito dai più vulnerabili (persone di età superiore ai 65 anni, che possono avere patologie come diabete, obesità, ipertensione e insufficienza cardiaca, e persone di età compresa tra i 45 e i 65 anni, se hanno anche questo tipo di patologie).