Greenpeace denuncia un inquinamento «di origine ignota», con la presenza di «prodotti petroliferi»
KHALAKTYRSKY - È in corso un disastro ambientale in Russia: lo riferisce Greenpeace attraverso una spedizione di alcuni suoi attivisti presenti in Kamchatka, la penisola nell'estremo oriente russo, dove sono state raccolte «testimonianze dirette dell'inquinamento del mare, ancora di origine ignota», sulla "spiaggia di Khalaktyrsky e altre baie vicine, e che si sta muovendo verso un sito Unesco patrimonio dell'umanità, 'I vulcani di Kamchatka'".
Foto e video raccolti dalla squadra di Greenpeace mostrano un inquinamento «di origine e provenienza ignota». Al momento gli attivisti sono riusciti a ispezionare le baie a sud di Petropavlovsk-Kamchatsky. Viene riferito di «animali morti anche sulle spiagge, del cambiamento di colore e densità dell'acqua», e di presenza di «prodotti petroliferi».
Nei giorni scorsi - viene riferito - «l'oceano nella regione della Kamchatka è stato inquinato in circostanze non ancora chiare: le spiagge erano ricoperte di animali marini morti portati a riva dalla corrente e l'acqua ha cambiato colore e densità».
«Abbiamo osservato in vari punti una schiuma giallastra sulla superficie del mare. E, oltre a ciò, l'acqua stessa era opaca - spiega Vasily Yablokov di Greenpeace Russia - in uno dei luoghi ispezionati, abbiamo trovato animali morti. Un certo volume di inquinanti si muove lungo la costa non solo in superficie, ma anche in profondità».
Greenpeace racconta che, «dopo le prime verifiche» delle autorità locali, «l'acqua conteneva una quantità di prodotti petroliferi quattro volte superiore ai limiti massimi consentiti e il fenolo in concentrazione 2,5 volte più alta rispetto ai limiti. Vista la gravità della contaminazione sono già stati avviati diverse indagini, mentre l'ufficio del procuratore generale ha annunciato che sta prendendo il controllo della gestione dell'inquinamento in Kamchatka. Le autorità locali e di vigilanza hanno raccolto campioni per le analisi di laboratorio di cui si attendono i risultati».
Greenpeace chiede «al governo russo di prestare attenzione ai frequenti incidenti» e di «rafforzare le politiche ambientali adottando un programma a lungo termine di trasformazione verde dell'economia russa».