Bar aperti, ma vietato stare in piedi. Calcio sì, ma non amatoriale. Il nuovo "decreto Covid" prende forma
Il governo italiano ha presentato la bozza delle nuove restrizioni. Il punto più dibattuto: le feste in casa
ROMA - I bar aperti fino a mezzanotte, ma solo se hanno i tavolini. Calcio e basket consentiti tra dilettanti, non tra amici. Sono iniziate a Roma questa sera - poco prima delle 20.00 - le trattative sulle nuove restrizioni anti-Covid che dovrebbero entrare in vigore in Italia da giovedì. E hanno l'aria di poter durare fino a domani.
Il Consiglio dei ministri, riunitosi a Palazzo Chigi, ha sottoposto una bozza di decreto ai rappresentanti delle regioni. La linea del governo italiano sembra giocata sul filo del rasoio, per evitare decisioni drastiche. Sui media sono trapelati, intanto, i contenuti di quello che per ora è solo un abbozzo di normativa.
Bar e ristoranti
I ristoranti e pizzerie con servizio al tavolo potranno chiudere a mezzanotte. Stesso limite orario per i servizi di cibo d'asporto, i cui clienti però non potranno consumare il pasto fuori dal locale, ma esclusivamente a casa. I locali senza posti a sedere invece dovranno abbassare la serrande alle 21.
Feste private
Gli assembramenti nei luoghi pubblici - parchi, etc - saranno vietati sopra alle sei persone. Negli spazi privati invece, per ora, il governo sembra propendere per una raccomandazione a limitare il numero degli invitati. Non sarà possibile organizzare feste private nei locali pubblici. Questo punto sarebbe stato oggetto di divergenze tra il premier Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza.
Sport di contatto
L'orientamento prevalente per ora sembra essere quello di vietare gli sport di contatto - calcio, basket - solo a livello amatoriale, consentendo invece gli incontri a livello dilettantistico. Questo per andare incontro alle società sportive che, negli ultimi mesi, si sono dotate di protocolli e investimenti per il distanziamento.
Palazzetti sportivi
Il governo italiano sarebbe propenso a introdurre il limite di mille persone negli stadi. Attualmente, negli stadi al chiuso in Italia è in vigore un limite massimo di 200 persone, che salterebbe.
Scuole in presenza
Sul tavolo c'è anche la questione delle limitazioni nelle scuole, che dovrebbero riguardare - stando a quanto trapelato finora - solo le gite scolastiche. Nella bozza di decreto sono sospese. Le regioni avrebbero chiesto al governo di introdurre le lezioni a distanza nelle scuole superiori, ma la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina si sarebbe opposta fermamente.