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In Australia il 2020 è da record per i decessi a causa... degli squali

AUSTRALIAIn Australia il 2020 è da record per i decessi a causa... degli squali

19.10.20 - 10:21
Il numero di attacchi resta stabile da anni mentre la letalità è esplosa, e si tenta di capire come mai
Keystone
In Australia il 2020 è da record per i decessi a causa... degli squali
Il numero di attacchi resta stabile da anni mentre la letalità è esplosa, e si tenta di capire come mai

SYDNEY - Fra incendi fuori scala e il coronavirus, il 2020 in Australia verrà ricordato anche per un'altra cosa che si è rivelata eccezionalmente letale: gli squali. Stando a quanto riportato dalla CNN, infatti, quest'anno è quello con il maggior numero di vittime causate dal predatore marino da parecchio tempo a questa parte.

Nel 2020 il numero di bagnanti aggrediti da squali è rimasto stabile: si parla di circa una ventina. Ma, mentre nel 2019 non erano stati registrati decessi, quest'anno a perdere la vita sono stati in 7. L'ultimo, un surfista, scomparso e mai più ritrovato lo scorso ottobre. A svelarne il tragico destino, gli inequivocabili segni sulla sua tavola.

La media di vittime di squali per ogni anno si attesta solitamente attorno al singolo individuo, per trovare un annata con 7 morti bisogna andare indietro fino al 1934, più letale era stato solamente il 1929.

Quale il motivo di questo insolito boom? Se lo chiedono soprattutto gli esperti che puntano il dito contro il cambiamento climatico: con la devastazione delle barriere coralline, diverse specie di pesci hanno finito per migrare - alcune delle quali verso le rive - portando con sé anche i predatori: «Mai come quest'anno ho visto banchi così vicini alla costa», spiega alla CNN Culum Brown - professore del Dipartimento di biologia marina della Macquarie University -, «lo spostamento degli squali potrebbe esserne una naturale conseguenza».

Fra le altre possibili ipotesi, c'è anche il fatto che gli squali istintivamente seguono le acque più calde, solitamente più ricche di nutrienti e quest'anno lo sono state particolarmente.

Ma non deve per forza essere una questione di clima: «Potrebbe anche essere semplice (s)fortuna», continua Brown, «negli altri anni molti dei feriti hanno trovato già sulla spiaggia soccorritori formati o dottori, nel 2020 questo non è capitato. E basta davvero un attimo perché un morso di squalo si tramuti in una ferita fatale».

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