Joe Biden ha avuto una vita complicata: nel 1972 perse la prima moglie e la figlia di soli 13 mesi in un incidente.
Nel 2015 un'altra immane sciagura colpì il neo-presidente, il figlio Beau muore di tumore al cervello a soli 46 anni.
WASHINGTON - Un veterano con 47 anni di politica alle spalle, esperto di affari internazionali e gaffeur impenitente. Oltre che "zio buono" degli americani abituati alle intemperanze esplosive della presidenza Donald Trump e uomo della middle class segnato da terribili tragedie familiari: questo è Joe Biden, l'ex vice di Barack Obama che gli americani (a meno di clamorose sorprese giudiziarie) hanno eletto alla Casa Bianca.
78 anni tra due settimane, Biden è un democratico moderato arrivato con titubanza alla presidenza: nel 2016, devastato dalla morte per tumore al cervello del figlio Beau, rifiutò di candidarsi e avrebbe avuto forse più chance di Hillary Clinton.
Presidente per tre lustri della Commissione Esteri del Senato, Biden aveva cominciato a occuparsi di affari internazionali nel 1997, dopo aver perso, da numero uno della Commissione Giustizia, la battaglia contro la nomina del giudice nero conservatore Clarence Thomas alla Corte Suprema: uno dei togati che, in caso di ricorso di Trump, potrebbe sbarrargli la strada.
Dalla Pennsylvania all'Oval Office: Joseph Robinette Biden è nato in una famiglia irlandese a Scranton, la grigia città delle miniere di carbone simbolo del fiasco dell'industria tradizionale, ma da quando aveva dieci anni ha vissuto nel Delaware, lo Stato dove, negli anni del Senato, è tornato ogni sera in treno per far da padre ai figli dopo essere rimasto vedovo. Primo presidente cattolico dopo JFK - in tasca ha il rosario di Beau - Biden è favorevole all'aborto e, in linea con papa Francesco, alla difesa del clima: «Rientrerò nell'accordo di Parigi il primo giorno alla Casa Bianca», ha promesso dopo le elezioni.
Da ragazzo era balbuziente. Soprannominato "Dash" (trattino) perché non finiva le frasi, è guarito esercitandosi allo specchio. Suo padre, ricco e scapestrato da giovane, aveva subito rovesci finanziari e il piccolo Joe lavorava sette giorni su sette vendendo auto da un concessionario, pulendo caldaie, passando la domenica dietro un banchetto al mercato. Mai studente brillante ma ottimo atleta, nel 1972, a soli 29 anni e dopo aver fatto l'avvocato, si candidò al Senato: solo lui e la famiglia pensavano che ce la potesse fare, ma venne eletto. Breve però la gioia del trionfo: poco prima di Natale la moglie Neilia e la figlia di 13 mesi Naomi rimasero uccise in un incidente stradale. I due maschi, Beau e Hunter, finirono in ospedale gravemente feriti.
Fast forward a oggi: anche Beau, ex procuratore del Delaware e capitano della Guardia Nazionale, è morto lasciando nel padre un vuoto incolmabile. Hunter, il minore, gli ha causato inquietudini e guai, tra dipendenze dalla droga e business spericolati in paesi come Ucraina e Cina rimbalzati sul padre con accuse di conflitto d'interesse. Biden ha anche una figlia, Ashley, dalla seconda moglie Jill Jacobs, italo-americana e professoressa in un community college, sposata nel 1977 nella Chiesa dell'Onu a New York. Ha due cani: Major e Champ.
La corsa che si appresta a vincere è la terza di Biden alla Casa Bianca: l'ultima nel 1987 finì male quando si scoprì che aveva «copiato» un discorso da un leader inglese. Nel 2008 a Obama aveva portato un bagaglio di esperienza e un cuore sincero. Ne era stato ricompensato con un accesso senza precedenti nelle stanze dei bottoni: partner, oltre che amico, del più giovane presidente che, tra i molti incarichi, gli aveva affidato nel 2008 quello di affrontare il "disastro continuo" della crisi economica dal punto di vista della classe media, da lui definita «la vera spina dorsale del Paese».
Jill Biden, la First lady italo-americana - Le piace scherzare, adora insegnare e alcuni la descrivono come un mix fra Michelle Obama, Eleanor Roosevelt e Hillary Clinton. L'italo-americana Jill Biden è una donna di carattere e una consigliera preziosa per il presidente-eletto alla Casa Bianca. Da politica riluttante a First Lady, Jill è accanto all'ex vicepresidente da 43 anni, sostenendolo nella sua vita pubblica fatta di successi, sconfitte e perdite dolorose, come quella del figlio Beau.
Di origini siciliane (il nonno si chiamava Gaetano Giacoppa), Jill ha trascorso la maggior parte della sua infanzia in Pennsylvania - lo Stato che alla fine ha regalato la presidenza la marito - mantenendo vive grazie al padre Dominic molte tradizioni italiane, come la cena della domenica a casa della nonna con spaghetti e braciole. «Mio nonno diceva sempre 'finire a tarallucci e vino'», ha ricordato Jill in un'intervista mesi fa.
L'incontro con Joe Biden risale al 1975, un appuntamento alla cieca organizzato dal fratello dell'ex vicepresidente: nonostante Jill fosse ancora al college e Joe già vedovo con due figli, fra i due scattò immediatamente qualcosa. Ma per Biden non è stato facile: Jill ha risposto picche per ben cinque volte alle sue proposte di matrimonio prima di pronunciare il fatidico sì. «Volevo essere sicura, il matrimonio doveva funzionare: i ragazzi avevano già perso la loro mamma e non ne potevano perdere un'altra. Dovevo essere sicura al 100%», ha spiegato Jill in passato ricordando le uscite a quattro con «Joe, Beau e Hunter. Ci siamo sposati in quattro».
I ruoli pubblici del marito, inclusa la vicepresidenza, non hanno mai spento la sua passione e la sua voglia d'insegnare. Quando era Second Lady ha continuato a fare la docente nonostante l'opposizione del Secret Service, portandosi dietro i compiti da correggere. E intende continuare a farlo anche alla Casa Bianca. Un ruolo, questo, a cui non ha aspirato per anni: nel 2003, ha raccontato, quando alcuni alti funzionario del partito andarono a casa loro in Delaware per cercare di convince Biden a correre per la presidenza, Jill sfoggiò un bikini con una scritta 'NO' sullo stomaco in modo da palesare la sua contrarietà.
Le cose, da allora, sono cambiate: Jill è stata in prima linea in tutta la campagna elettorale ed è stata direttamente e ampiamente coinvolta nella scelta di Kamala Harris per la vicepresidenza come consigliera ombra. Durante le primarie Jill si è dimostrata anche una valida guardia del corpo difendendo il marito da alcuni manifestanti che erano riusciti a salire sul palco dove si trovava l'ex vicepresidente. Il suo scatto e la presa per bloccarli sono il frutto di una costante attività fisica, fatta di otto chilometri di corsa al giorno e di allenamento con i pesi. Il tutto senza mai rinunciare a uno stile impeccabile, classico e sempre elegante.