Dopo sei settimane di conflitto, il Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev celebra una «brillante vittoria»
Nel frattempo, in Armenia esplodono le proteste in piazza contro il premier, chiamato dai manifestanti «Nikol il traditore»
NAGORNO-KARABAKH - «La guerra patriottica si è conclusa. L'Azerbaigian ha ottenuto in questa guerra una brillante vittoria».
Sono queste le parole del presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev in un incontro con i militari. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. «Le nostre terre sono state liberate dall'occupazione, abbiamo cacciato gli occupanti dalle nostre terre», ha poi affermato Aliyev.
In Armenia scoppiano le proteste - La polizia armena ha arrestato alcune persone che sono scese in piazza a Erevan contestando l'accordo per il cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh raggiunto dopo sei settimane di scontri sanguinosi durante i quali gli azeri hanno conquistato vasti territori della regione contesa.
Secondo l'agenzia di stampa Afp, centinaia di persone hanno manifestato contro il governo guidato da Nikol Pashinyan chiamando il premier armeno «Nikol il traditore».
Tra gli arrestati c'è anche una figura di spicco dell'opposizione, Gagik Tsarukyan.
Secondo la testata americana Radio Liberty, sono migliaia le persone che si sono radunate in Piazza della Libertà, a Erevan, chiedendo le dimissioni del premier Pashinyan. Le proteste in questo periodo sono vietate perché è ancora in vigore la legge marziale e si registrano scontri tra polizia e manifestanti.
«Se necessario, questo governo andrà via e sarà eletto un nuovo esecutivo, ma la nostra squadra e io personalmente non possiamo permettere nessun tentativo di golpe», ha dichiarato il vice premier Tigran Avinian.