Si festeggia oggi la giornata mondiale delle buone maniere. In Europa spicca l'Olanda. La Svizzera non è messa bene.
LUGANO - Gentilezza, questa sconosciuta. Una dote sempre più rara e per questo da festeggiare e da promuovere. Nella speranza che possa essere, usando un’espressione con connotazione quanto mai negativa in questo periodo, contagiosa. La giornata mondiale della gentilezza viene celebrata ogni anno il 13 novembre.E stata istituita per la prima volta in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo. Nel giro di un decennio l’ondata di questa iniziativa si è via via propagata in tutto il mondo fino a diventare “mondialmente” riconosciuta tra il ’97 e il ’98.
Essere gentili significa interessarsi sinceramente all’altro. Gentilezza è dunque accoglienza. Resta però difficile definire praticamente il concetto, abbastanza astratto, di gentilezza. Ancor più arduo è racchiudere in una classifica i paesi più e meno gentili proprio perché non ci sono scale di misura, metri di paragone e valori di riferimento come in tutte le classifiche. C’è però una cartina tornasole che ci arriva direttamente dalle nuove tecnologie, dal web, dai social e dai sondaggi.
L'Olanda, al primo posto - Il sito di viaggi Jetcost, ad esempio, ha chiesto a un campione di suoi lettori e followers di suddividere fra amichevoli, normali e poco amichevoli i paesi che hanno visitato. I parametri presi in esame: l'accoglienza gentile e la disponibilità a fare conversazione. In base a questo sondaggio il paese più ospitale d’Europa è risultato l’Olanda con il 73% dei consensi davanti al Portogallo (70%), alla Spagna (67%), alla Svezia (64%) e Irlanda (62%). La Svizzera non ne esce bene da questa classifica, messa tra i “cattivi” o poco gentili, dagli intervistati. Con il 38% dei dissensi gli elvetici sono in “cattiva” compagnia della Francia, leader degli inospitali, col 46% degli intervistati. Seguono Ungheria (41%), Svizzera (38%), Finlandia (34%) e Germania (31%).
Thailandia, terra dei sorrisi - Allargando il concetto al resto del mondo, l’Europa scompare un po’ al cospetto dell’ospitalità tipica dei posti orientali ed esotici. Anche se i lettori della rivista di viaggi online Rough Guide hanno votato la Scozia come uno dei paesi più amichevoli al mondo, l'unico paese europeo ad apparire nella sua top ten. La Thailandia ad esempio viene spesso definita la "terra dei sorrisi" e, anche se può essere un cliché, è anche vero. La Nuova Zelanda è invece rinomata per la natura generosa del suo popolo, spesso esuberante e l'atteggiamento positivo nei confronti della vita. Menzione d’onore anche per il Nepal, le Fiji, il Laos, il Marocco, tutti paesi ospitali con gente ospitale. Sul Canada il sondaggio ricorda l’articolo del National Post che riportava come uno studente un giorno avesse lasciato la macchina con i fari accesi e al suo ritorno abbia trovato un cavo e una batteria e tanto di cartello che spiegava come ricaricare la batteria della sua auto a terra.
L'Irlanda gentile - Navigando su uno dei maggiori siti di viaggi, tripadvisor, sono diversi i topic che chiedono dei paesi più ospitali. Gli irlandesi sono risultati, davvero molto gioviali, aperti, comunicativi, allegri, semplici, interessati al prossimo e molto molto gentili. Sorridenti, rispettosi, pronti e disponibili sono stati definiti i cambogiani. Insomma laddove vale la regola d’oro: “Siate gentili, anche con chi non lo merita. Ne guadagnate in salute”.
Cinque motivi per cui conviene essere cordiali
È solo questione di buona volontà. Almeno oggi, che è la giornata mondiale della gentilezza, sforzatevi di esserlo. Per alcuni viene spontaneo essere gentili. Per quelli che invece hanno più difficoltà, la rivista Focus propone 4 motivi per aumentare il proprio tasso di gentilezza.
1. Essere cortesi e ben disposti verso il prossimo fa bene al cuore, lo ha provato uno studio italo-americano dei ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora.
2. La gentilezza come arma nelle liti come sostiene Daniela Mapelli, docente di neuropsicologia all'Università di Padova, “perché spiazzante”.
3. Applicare la gentilezza è una strategia vincente anche sul lavoro secondo lo studio di Michael Tews, della Pennsylvania State University.
4. Insegnare ai bambini la gentilezza fa bene a loro stessi (i bambini gentili sono i più popolari) e anche alla comunità scolastica (previene il bullismo). Lo ha dimostrato uno studio della University of British Columbia.