La denuncia la Commissione etiope per i diritti umani, che parla di «carneficina» in merito all'episodio del 9 novembre.
MACALLÈ - Sono almeno 600 i morti del massacro del 9 novembre a Mai Kadra, nel Tigrè, la regione dell'Etiopia dove il premier Abiy Ahmed ha lanciato un'offensiva militare ai primi del mese contro i vertici ribelli tigrini.
Lo denuncia La Commissione etiope per i diritti umani, che in un rapporto accusa una milizia informale di giovani tigrini e le forze di sicurezza leali alle autorità locali di essere gli autori della «carneficina» ai danni di contadini stagionali non tigrini.