La Lituania è preoccupata della gestione bielorussia della nuova centrale nucleare di Astravyets
Secondo l'ONG ambientalista Ecohome, ci sarebbe un problema con il sistema di raffreddamento del primo reattore
MINSK / VILNIUS - Un altro incidente avrebbe avuto luogo nella (inaugurata da poco) centrale nucleare di Astravyets, in Bielorussia.
Lo ha riferito l'ONG ambientalista bielorussa Ecohome, ripresa dall'emittente pubblica lituana LRT.
Secondo l'allarme lanciato da Ecohome, il sistema di raffreddamento del primo reattore sarebbe stato danneggiato. Finora, comunque, nessun media o istituzione ufficiale della Bielorussia ha rilasciato commenti sul presunto incidente.
«Molto probabilmente è necessario sostituire il serbatoio, ma non lo faranno poiché sostituirlo equivarrebbe ad ammettere che c'è stato un incidente, cercheranno invece di ripararlo» spiega l'organizzazione, preoccupata per come viene gestita la centrale.
Il Ministero degli Esteri lituano ha comunicato al portale LRT.lt che le autorità competenti si sono già rivolte alla Bielorussia per ulteriori informazioni. In Lituania non è stato comunque fortunatamente rilevato alcun aumento delle radiazioni.
All'inizio di novembre aveva già avuto luogo un incidente alla centrale nucleare di Astravyets, pochi giorni dopo il lancio, quando un trasformatore è esploso all'esterno del reattore. L'impianto ha poi ripreso le operazioni normalmente il 19 novembre.
Non è ancora chiaro se l'incidente segnalato da Ecohome abbia avuto luogo, poiché nessun'altra fonte lo ha confermato, comunque «se questo incidente avesse avuto luogo, la domanda importante è perché le istituzioni lituane non siano state informate e le informazioni siano state nascoste», ha commentato Tomas Janeliūnas, dell'Istituto di relazioni internazionali e scienze politiche dell'Università di Vilnius.
Se le autorità bielorusse nascondessero informazioni sull'incidente, «sarebbe il peggior segno possibile» che non ci si può fidare delle informazioni ufficiali provenienti da Minsk, ha aggiunto Janeliūnas.
La Lituania è stata tra i paesi che più hanno criticato la realizzazione del nuovo impianto, che si trova a soli 50km dalla sua capitale, Vilnius, e continua a sostenere che l'impianto non sia sicuro: «le raccomandazioni sugli stress-test dell'Unione europea non sono state attuate e la centrale non rispetta gli standard di sicurezza internazionali».
Comunque, per il momento, le autorità di Minsk continuano a negare tutte le accuse.