Quarant'anni fa uno squilibrato abbatteva il più popolare e impegnato dei Beatles.
Cosa resta oggi dei messaggi lanciati da Lennon attraverso le sue canzoni, ma non solo.
NEW YORK - L’8 dicembre saranno quarant'anni. Nel 1980 la tragica scomparsa causata dai quattro colpi di pistola sparati dal fanatico Mark Chapman. Il mondo della musica e non solo, ieri come oggi, piange ancora la morte di John Lennon. Lo scorso 9 ottobre avrebbe compiuto 80 anni.
Prima e dopo il Beatles - Dagli esordi con i Quarrymen al successo planetario con i Beatles, i Fab Four, fino alla carriera da solista, l'unione con Yoko Ono e l'attivismo pacifista, sono molti i momenti indimenticabili che lo hanno visto protagonista ma anche tante le inquietudini che lo hanno avvolto nella musica come nella vita. Il pacifista, l’uomo capace di andare dritto al cuore della gente con parole semplici e vere, forse non ha mai avuto il tempo di una profonda riflessione su stesso o almeno quei colpi di pistola non glielo hanno dato.
Scolpito nell’iconografia musicale. È rimasta celebre una frase di Lennon: "I Beatles sono più famosi di Gesù", pronunciata durante un'intervista all'apice del successo dei Fab Four. Una affermazione che scatenò molte polemiche.
I suoi messaggi attuali - Ma più della sua attività musicale fianco a fianco, a volte in contrasto, con Paul McCartney, e gli altri Ringo Star e George Harrison, John Lennon ha lanciato diversi messaggi soprattutto nella parte della sua vita vissuta nella relazione con Yoko Ono. Le canzoni scritte nel dopo Beatles traboccavano invenzione, coniugando semplicità e contenuti politici. Insieme alla compagna, Lennon intraprende l’attivismo politico diventando paladino del pacifismo. Messaggi che hanno anticipato i movimenti degli anni ’70 e che ancora oggi suonano come attuali. Come nel dicembre 1969, John e Yoko spargono giganteschi cartelloni pubblicitari nelle maggiori città del mondo con la scritta "WAR IS OVER! If You Want It - Happy Christmas From John and Yoko" (La guerra è finita! Se lo volete - Buon Natale da John & Yoko). Considerati sovversivi dall’Fbi, i due hanno diversi scontri con le autorità statunitensi, da cui verranno tenuti a lungo sotto controllo.
Il manifesto del pacifismo - La pace come un chiodo fisso, poco prima di uscire e sciogliere i Beatles, Lennon aveva pubblicato due singoli col suo nuovo gruppo, Plastic Ono Band: "Give peace a chance", che diventerà un inno del movimento pacifista, e "Cold Turkey", che racconta del difficile periodo di disintossicazione dall'eroina trascorso da lui e Yoko Ono a fine 1969. Ma l'inno per eccellenza scritto da John Lennon è sicuramente "Imagine", vero e proprio manifesto del pacifismo. Come dirà lo stesso autore con la sua solita dose di sarcasmo, «Imagine è stata una dichiarazione sincera, era "Working class hero" con sopra del cioccolato. Cercavo di pensarla come una canzone per bambini. Il mio primo disco era troppo vero per la gente, "Imagine" dice le stesse cose che dicevamo lì, così ho pensato di ricoprire il messaggio di zucchero, così ecco una hit in cui posso parlare a tutti, e farlo con un brano antireligioso, antinazionalistico, anticonformistico, anticapitalistico». Negli anni il testo del brano è stato attaccato da accuse d’ipocrisia e compiacimento, critiche forse derivate dal non aver compreso completamente quelle parole piene di speranza in un mondo pacifico e migliore.
Come Gandhi e Luther King - Del resto pochi giorni prima di essere assassinato, John Lennon disse al giornalista David Sheff, in una lunga intervista: «Il Mahatma Gandhi e Martin Luther King sono esempi perfetti di persone fantastiche, non violente, morte in modo violento. Non riuscirò mai a capirlo. Siamo pacifisti, ma non so che cosa significa essere così pacifisti e finire per essere uccisi. Non riesco a comprenderlo». Un messaggio che da ieri arriva ai giorni nostri, ancora attuale e d’ispirazione per molti.