Prolungata la detenzione dell'attivista egiziano studente a Bologna. Amnesty Italia: «Una decisione ingiusta e crudele».
IL CAIRO - Ci si aspettava la sua liberazione, ma non è andata così. Un tribunale egiziano ha stabilito che Patrick Zaki resterà in carcere.
Come riferisce l'Iniziativa egiziana per i diritti personali (EIPR), la detenzione dell'attivista egiziano, studente di master all'Università di Bologna, è stata prolungata di altri 45 giorni. A deciderlo è stato il Terzo circuito "Terrorismo" del Tribunale penale.
«Patrick è comparso in un'udienza che comprendeva circa 700 altri detenuti in casi diversi», denuncia l'EIPR su Twitter. «È stata rinnovata la detenzione di tutti tranne uno», continua.
«Una decisione ingiusta e crudele nei confronti di Patrick, in carcere da più di 10 mesi», commenta Amnesty International Italia. «Non ci arrendiamo: continuiamo e continueremo a chiedere la liberazione di Patrick Zaki», aggiunge rilanciando l'hashtag #FreePatrickZaki ("Liberate Patrick Zaki").
Zaki è stato arrestato il 7 febbraio scorso al suo ritorno in Egitto dall'Italia. È accusato di aver usato i social media per diffondere informazioni false.
La liberazione, nei giorni scorsi, di altri tre esponenti dell'EIPR arrestati a fine novembre lasciava sperare che anche la scarcerazione di Zaki fosse vicina. Le autorità giudiziarie egiziane, però, hanno deluso queste aspettative.