Malattie non trasmissibili prime cause di morte, rivela l'OMS: «Prevenzione!». Il Covid? «Già 1,5 milioni di vittime».
NEW YORK / GINEVRA - Malattie cardiovascolari, ictus e broncopneumopatia cronica ostruttiva: sono state queste, negli ultimi 20 anni, le principali cause di morte a livello mondiale. A rivelarlo è l'ultimo rapporto sul tema diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che, in tempi di pandemia, sottolinea come l'anno scorso 7 dei 10 principali motivi di decesso sono state delle patologie non trasmissibili. Nel 2000 erano solo 4 su 10.
«Queste nuove stime sono un ulteriore promemoria del fatto che dobbiamo incrementare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie non trasmissibili», afferma il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, citato in un comunicato. «Evidenziano l'urgenza di migliorare drasticamente l'assistenza sanitaria primaria, in modo equo e olistico - continua -. Un'assistenza sanitaria primaria forte rappresenta chiaramente la base su cui poggia tutto il resto, dal lottare contro le malattie non trasmissibili al gestire una pandemia globale».
Le coronopatie ai danni delle arterie cardiache figurano quindi al 1° posto tra le cause di morte, determinando il 16% del totale dei decessi: quasi 9 milioni di morti nel 2019 contro i poco più di 2 milioni del 2000. In aumento in Estremo Oriente, Sudest asiatico e Oceania, in diminuzione in Europa. Seguono ictus (al 2° posto), broncopneumopatia cronica ostruttiva (3°), cancro alla trachea, ai bronchi o al polmone (6°), Alzheimer e altre demenze (7°), diabete mellito (9°) e patologie renali (10°)
Come malattie infettive, in questa triste classifica rimangono invece le infezioni del tratto respiratorio inferiore (4° posto), le condizioni neonatali come le sepsi neonatali (5°) e la patologie diarroiche (8°).
A permettere il declino globale dell'incidenza delle malattie infettive è stato il contenimento d'infezioni come l'HIV/AIDS (grazie a prevenzione, test e trattamento) e della tubercolosi. I Paesi a basso e medio reddito, specialmente quelli africani, restano però particolarmente esposti a queste epidemie.
«A oggi, il Covid-19 ha tragicamente reclamato più di 1,5 milioni di vite», ricorda poi l'OMS citando l'ultima e al momento la più celebre infezione respiratoria. «Il prossimo aggiornamento su queste stime includerà una valutazione dell'impatto diretto e indiretto della pandemia di Covid-19 sulla mortalità e la morbilità», aggiunge.
Per quanto riguarda le patologie non trasmissibili, Americhe ed Europa risultano particolarmente toccate dall'Alzheimer e dalle altre forme di demenza. Qui, nel 2019, rappresentavano la 3a causa di morte, con il 65% delle vittime di sesso femminile.
Complessivamente, negli ultimi 20 anni il 74% dei decessi è stato causato da malattie non trasmissibili. Oltre alle coronopatie, che come detto hanno determinato il 16% delle morti, l'ictus ne ha provocate l'11% mentre la broncopneumopatia cronica ostruttiva (che può essere causata, tra le altre cose, dal fumo) il 6%.