«Il 2020 è stato un anno terribile - ha dichiarato -. Abbiamo un gran numero di morti».
Nel Paese scandinavo non sono mai stati previsti un confinamento della popolazione o la chiusura delle attività non essenziali.
STOCCOLMA - Il modello svedese di gestione della pandemia di Covid-19 – che non prevede confinamento o chiusure, ma si basa invece su raccomandazioni – è stato lungamente discusso a livello internazionale. Da un lato, la mortalità in proporzione alla popolazione finora registrata non è stata più alta che in Paesi che hanno introdotto misure molto rigide, come l'Italia o la Spagna. Dall'altro, si è attestata a livelli molto più elevati che nei Paesi nordici confinanti.
Ora, il re di Svezia Carlo XVI Gustavo ha accusato il proprio governo di aver fallito nella strategia anti-coronavirus. «Il 2020 è stato un anno terribile - ha detto il monarca nell'anteprima di un'intervista che andrà in onda su SVT1 lunedì -. Penso che abbiamo fallito. Abbiamo avuto molti morti e il popolo svedese ha sofferto tremendamente».
La Svezia ha avuto un tasso di mortalità da Covid-19 in proporzione alla popolazione molto più alto dei suoi vicini scandinavi, che invece hanno adottato misure più rigide contro la pandemia. In totale, nel Paese di poco più di 10 milioni di abitanti ci sono stati 350'000 casi di positività al SARS-CoV-2 e 7'800 vittime.
«Penso che abbiamo fallito. Abbiamo un gran numero di morti e questo è terribile», ha detto re Carlo XVI Gustavo. Alla domanda se avesse paura di essere infettato il sovrano, che ha 74 anni, ha risposto: «Ultimamente il virus si è avvicinato, sempre di più. Certo non è quello che vorrei». Il mese scorso il figlio del re e sua moglie sono risultati positivi.
La strategia svedese anti-pandemia, elaborata dal capo epidemiologo Ansers Tegnell, si basa sul senso di responsabilità della popolazione. Oltre a non aver mai imposto un confinamento e delle chiusure il governo si è limitato a emettere raccomandazioni, senza prevedere sanzioni per chi non le seguisse.
Negozi, scuole, bar e ristoranti in Svezia non hanno quindi mai chiuso. Tuttavia, la settimana scorsa è stato chiesto alle scuole superiori di passare all'insegnamento a distanza. Una misura che da lunedì è entrata in vigore anche nella regione di Stoccolma. In vista del Natale, inoltre, sono state pubblicate nuove linee guida tra le quali evitare riunioni con più di otto persone, incontrarsi all'aperto e, se possibile, evitare di prendere autobus e treni.