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STATI UNITINASA nella polemica: avrebbe ucciso le proprie scimmie

22.12.20 - 19:29
27 primati sono stati abbattuti nel febbraio del 2019 presso una struttura in California
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NASA nella polemica: avrebbe ucciso le proprie scimmie
27 primati sono stati abbattuti nel febbraio del 2019 presso una struttura in California

MOUNTAIN VIEW - La NASA avrebbe ucciso tutte le 27 scimmie che vivevano nel centro di ricerca Ames di Mountain View, in California.

È quanto emerge da alcuni documenti ottenuti e pubblicati oggi dal Guardian. Le scimmie, riferisce il portale britannico, sono state abbattute in silenzio e tutte in un solo giorno: il 2 febbraio 2019.

La scoperta ha scatenato la reazione furente di molte associazioni a favore dei diritti degli animali, che hanno prontamente condannato il gesto.

In particolare, ci si chiede il perché non siano state semplicemente spostate in un santuario, un ambiente in cui potessero passare i loro ultimi giorni in pace. Anche perché molte delle scimmie erano vecchie e malate, oltre che soffrire la frustrazione di una vita in laboratorio.

A denunciare il gesto anche John Gluck, esperto di etica animale dell'Università del New Mexico: «Le scimmie erano apparentemente non considerate degne di una possibilità di vivere i loro ultimi giorni in un santuario. Vergogna per i responsabili».

Kathleen Rice, una rappresentante della Camera degli Stati Uniti, ha nel frattempo scritto a Jim Bridenstine, l'amministratore delegato della NASA, per chiedere una spiegazione per le morti.

Le scimmie erano ospitate presso la struttura di Ames in un accordo congiunto tra la NASA e LifeSource BioMedical, un'entità separata di ricerca sui farmaci. Stephanie Solis, amministratore delegato di LifeSource BioMedical, ha dichiarato che i primati sono stati donati al laboratorio "anni fa", in quanto non è stato possibile trovare un santuario per loro a causa della loro età e della cattiva salute.

«Abbiamo accettato gli animali, agendo come un santuario e fornendo tutte le cure a nostre spese, fino a quando la loro età avanzata e la salute in declino hanno portato alla decisione di febbraio, una decisione per evitare ai primati una scarsa qualità di vita», ha detto Solis al portale, dichiarando che non è stata condotta alcuna ricerca sui primati mentre erano ad Ames e che è stata sempre fornita loro una «buona qualità di vita».

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