In totale, l'intoppo riguarda più di 4'000 mezzi pesanti
LONDRA - Sono più di 1'500 i tir ormai in coda in direzione del porto britannico di Dover, chiuso al transito merci temporaneamente in seguito alle misure precauzionali decise dalla Francia di fronte all'allerta sulla cosiddetta variante inglese del virus del Covid-19.
Lo riportano oggi i media del Regno Unito mentre si attende di ora in ora la definizione di un'intesa fra Londra e Parigi per lo sblocco di questa restrizione, previa un protocollo sanitario condiviso sulla sicurezza e sui test agli autisti.
In totale, l'intoppo riguarda peraltro al momento più di 4'000 camion sparsi in varie aree di raccolta nel Regno, secondo quanto dichiarato da Ian Wright, dirigente della Food and Drink Federation (FDF), organizzazione dei trasportatori del settore alimentare: il più a rischio sul fronte della potenziale penuria di parte delle forniture laddove la situazione non si risolva presto.
A questi veicoli vanno aggiunti quelli fermi in prossimità del porto francese d'imbarco di Calais, sull'altra sponda della Manica. I rappresentanti del trasporto e della grande distribuzione britannica notano del resto come l'atteso via libera alla ripresa del regolare passaggio delle merci non garantirà una normalizzazione immediata e che serviranno a questo punto alcuni giorni per smaltire le code formatesi in questo frangente e sommatesi al traffico già intenso legato all'incremento dell'approvvigionamento di scorte di diversi prodotti d'importazione verso l'isola in vista degli intoppi doganali d'un eventuale no deal nei negoziati fra Londra e Bruxelles sul dopo Brexit.