Cerca e trova immobili

CINA«Wuhan? Forse la pandemia non è nata in quel mercato»

14.01.21 - 06:00
L'Oms indaga sull'origine del coronavirus. Ma uno studio solleva altri dubbi e "scagiona" pipistrelli e pangolini
Keystone
Il mercato Huanan di Wuhan, identificato come il possibile luogo di origine della pandemia di Covid-19.
Il mercato Huanan di Wuhan, identificato come il possibile luogo di origine della pandemia di Covid-19.
«Wuhan? Forse la pandemia non è nata in quel mercato»
L'Oms indaga sull'origine del coronavirus. Ma uno studio solleva altri dubbi e "scagiona" pipistrelli e pangolini

PECHINO / WUHAN - Lo sguardo dell'Oms torna a essere rivolto verso l'Estremo Oriente, con un chiaro obiettivo: tentare di fare luce sulle origini del virus che da un anno sta dettando i ritmi delle nostre vite. Un team di dieci esperti arriverà a Wuhan oggi. Ma è il luogo giusto in cui cercare?

Nonostante nell'immaginario collettivo di tutti sia ormai la "culla" della pandemia, Wuhan potrebbe infatti non esserne il luogo di origine. A sostenerlo è uno studio pubblicato sulla rivista "Science" da due ricercatori cinesi, che evidenziano come i dati più recenti mettano in dubbio che l'origine animale del virus Sars-CoV-2 sia avvenuta nel famoso mercato in cui fu registrato il primo focolaio ufficiale.

Il virus prima di Wuhan
Recentemente, scrivono i due scienziati, «gli anticorpi per Sars-CoV-2 sono stati trovati all'interno di campioni di siero umano prelevato al di fuori della Cina, prima che la pandemia di Covid-19 fosse rilevata». E questo «suggerisce» che il virus «esistesse già tempo prima» dei casi di Wuhan.

Né pipistrelli, né pangolini
Questo passo, teorizzato dagli esperti, porta quindi alla ricerca di quale sia stato il vettore che ha permesso al virus progenitore di adattarsi e fare in seguito il salto sull'uomo. E potrebbe non trattarsi né di pipistrelli né di pangolini, inseriti fin da subito tra i papabili, ma senza che la scienza riuscisse poi (per ora) a confermare il loro ruolo di "trampolino" per il coronavirus.

Le analisi evolutive dei genomi virali sulle due specie «mostrano come ulteriori adattamenti, sia negli ospiti animali che negli umani, sono avvenuti prima che il virus causasse la pandemia di Covid-19». Ne consegue l'ipotesi che il progenitore del virus sia da ricercare in una «specie che ha un'alta densità di popolazione» e che «consenta una selezione naturale e una proteina ACE2 competente per» il nuovo coronavirus. Nasce così il sospetto sui visoni, finiti sotto la lente già lo scorso autunno, dopo i focolai emersi in alcuni allevamenti.

Per i due esperti, «devono essere condotte indagini retrospettive su campioni prelevati dai visoni e altri animali suscettibili, nonché sugli esseri umani, prima dei focolai» di Covid-19. Un passo fondamentale per «identificare gli ospiti e il diretto progenitore del virus e per determinare quando il virus ha fatto il salto sull'uomo.»

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Ma chi ci crede ancora ai cinesi? Hanno detto che erano i pipistrelli, mentre tutti gli altri hanno sempre dubitato dei loro laboratori. Hanno chiuso la popolazione in casa ( non come da noi, ma molto peggio), hanno fatto la sbruffata di mostrare che alla fine dell'anno le strade erano piene perchè tutti guariti, pandemia sparita. Di questi giorni che hanno fatto un nuovo lookdown per ca 20 milioni di persone.

Luca 68 3 anni fa su tio
a questo punto conta poco, ma possiamo comunque vedere come hanno reagito le autorità cinesi nel contenere il virus, e credo che li abbiamo parecchio da imparare

Giulietto 3 anni fa su tio
Ovunque sia nato i cinesi lo hanno neutralizzato e sconfitto in 2 mesi... diamo delega ai cinesi di governare la crisi in tutto il mondo per almeno 2 mesi e voilà il virus non c’è più :-)))

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a Giulietto
Trasferisciti, starai da dio
NOTIZIE PIÙ LETTE