Più la fattoria è vicina, maggiore è il rischio di contrarre la malattia. Gli studiosi indagano sulle possibili cause
AMSTERDAM - A dieci anni di distanza dall'epidemia della febbre Q nei Paesi Bassi, un'altra "malattia misteriosa" viene ora associata nuovamente agli allevamenti di capre. Stando a quanto riportato dal Guardian, gli scienziati hanno trovato un collegamento tra alcuni episodi di polmonite negli umani e gli allevamenti di capre.
Secondo gli studi effettuati dall'Università di Utrecht, le persone che vivono nei pressi di fattorie e allevamenti di capre nei Paesi Bassi hanno un rischio più alto di sviluppare la polmonite, che va dal 20% al 55%. Più l'allevamento è vicino, maggiore è il rischio. Alcune persone non sviluppano alcun sintomo, mentre altre hanno raccontato di aver avuto febbre, brividi, dolori muscolari e affaticamento. Tuttavia è stato escluso un legame con la febbre Q.
Attualmente non è ancora stato individuato il motivo scatenante. Per Johanna van der Giesse, microbiologa veterinaria e specialista in malattie zoonotiche, non si può escludere al momento che si tratti di una nuova malattia zoonotica.
Tuttavia si stanno analizzando anche altri fattori. Ad esempio, dopo gli episodi di febbre Q (in cui circa 95 persone hanno perso la vita) le persone che vivono vicino agli allevamenti potrebbero essere più propense ad allertare il medico in casi di sintomi sospetti. Più ipotesi sono al vaglio.
Il settore ovino rischia ora di subire un altro duro colpo, dopo quello della febbre Q nel 2010.