E che il governo sostiene (e diffonde) per una strategia ben precisa e che c'entra con il team dell'OMS a Wuhan
PECHINO - Se in Occidente c'è chi ha costruito una campagna sul «virus cinese» e sulla responsabilità di Pechino sulla diffusione globale del coronavirus, a Oriente c'è chi sta facendo lo stesso... ma al contrario.
Stando a quanto riportato da Abc news, infatti, il governo cinese starebbe sostenendo teorie cospirazioniste apparse sul web che vedono il Covid-19 nato in una base americana così come l'inefficacia, e la pericolosità, di vaccini occidentali come quello di Pfizer.
Il coronavirus viene dal Maryland - L'hashtag che fa riferimento alla base americana Fort Derrick (che si trova nel Maryland) è diventato virale (si parla di un trend da 1.4 miliardi di hit) dopo che la suddetta era stata citata da una dei dirigenti degli Esteri cinese che chiedeva all'Oms «d'indagare su cosa stiano facendo in quei laboratori». Una storia, questa, che piace molto alla falange più estrema del Partito Comunista cinese e fra i giovani.
«È una tattica che funziona», ha spiegato all'emittente l'esperto di truffe e sistemi di contraffazione made in China Fang Shimin, «perché in Cina c'è un antiamericanismo diffuso in maniera trasversale». Ma al di là degli individui più schierati la teoria si sta facendo largo anche fra la popolazione più moderata e ben istruita.
Il vaccino che non funziona e ti uccide - Un altro complotto estremamente popolare nata sul web e poi quella che vorrebbe il vaccino di Pfizer come poco efficace, se non addirittura pericoloso. Il caso citato è quello delle 23 morti avvenute in Norvegia fra anziani vaccinati. Per i media cinesi è un chiaro caso «d'insabbiamento», per le autorità norvegesi, invece, si tratta di decessi avvenuti «per cause non collegate alla vaccinazione».
Stando ad Abc, queste notizie sarebbero emerse in risposta a uno studio recente di un team brasiliano che riscontrava un'efficacia effettiva molto inferiore del vaccino cinese Sinovac: dal 78% dichiarato a un 50.4%. La strategia sarebbe quella di «cancellare uno smacco», ribadisce Fang, puntando il dito in un'altra direzione.
Sarebbe lo stesso approccio utilizzato nel sopracitato caso di Fort Derrick, salito alla ribalta proprio nei giorni della visita della squadra dell'OMS che potrà a iniziare a lavorare sul campo proprio oggi, dopo 14 giorni di quarantena imposta dalle autorità cinesi.