Nel Paese, in cui gli stranieri costituiscono quasi il 90% della popolazione, la cittadinanza è ora per pochi.
ABU DHABI - Confrontati con un calo di attrattività, gli Emirati Arabi Uniti stanno per operare un cambiamento epocale nella loro politica sul diritto di cittadinanza. Mentre al momento il Paese del Golfo, che conta il 90% di popolazione straniera, non prevede la naturalizzazione neanche dopo decenni di residenza, ora la cittadinanza emiratina potrà invece essere conferita a immigrati facoltosi o particolarmente specializzati e alle loro famiglie, che potranno inoltre conservare la loro nazionalità originaria.
Il progetto è stato annunciato dal vicepresidente sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum, emiro di Dubai, che ha portato come esempi investitori, ingegneri, scienziati, architetti, medici o artisti, che con i rispettivi familiari potrebbero ottenere la doppia cittadinanza.
Non sarà però possibile fare domanda, ha precisato il sovrano di Dubai. Saranno i regnanti o altri alti funzionari a scegliere le persone da naturalizzare. Un'opportunità offerta a «coloro che possono contribuire al nostro viaggio di sviluppo», ha scritto l'emiro su Twitter.
Gli Emirati stanno attraversando un periodo di crisi, con il crollo dei prezzi del petrolio (anche se alcuni degli emirati non lo hanno, come Dubai) e il Covid, che ha costretto molti stranieri che vi lavoravano o studiavano a rientrare in patria. Un duro colpo per un Paese che deve molta della sua ricchezza agli stranieri. La cittadinanza emiratina consente in particolare di aprire attività commerciali a proprio nome.
Negli emirati la maggioranza della popolazione residente e il 90% della forza lavoro sono stranieri. Il Paese rilascia visti di lavoro e studio temporanei anche della durata di diversi anni, ma non prevede né la naturalizzazione né la doppia cittadinanza. Al momento ottengono automaticamente la cittadinanza solo i figli e le mogli di uomini emiratini. Le donne emiratine, al contrario, non trasmettono automaticamente la cittadinanza ai figli. Se sposate con stranieri devono farne richiesta: un processo che può durare anni, ricorda The National.
Nel 2019 Dubai ha offerto un "golden card", un permesso di soggiorno e lavoro di 10 anni, per alcuni lavori specializzati e per gli studenti particolarmente promettenti.