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Lo Sputnik funziona, ecco i dati del vaccino russo

RUSSIALo Sputnik funziona, ecco i dati del vaccino russo

02.02.21 - 13:49
Il preparato russo, somministrato in due dosi con diversi vettori virali, ha un'efficacia del 91,6%
keystone-sda.ch / STR (MARKO DJOKOVIC)
Lo Sputnik funziona, ecco i dati del vaccino russo
Il preparato russo, somministrato in due dosi con diversi vettori virali, ha un'efficacia del 91,6%
La sperimentazione ha coinvolto oltre 20'000 persone. Il 75% di queste ha ricevuto il vaccino.

MOSCA - Il vaccino contro il coronavirus di produzione russa, lo Sputnik V, ha un'efficacia superiore al 90% secondo i risultati di uno studio pubblicati oggi su The Lancet.

Ai test di fase tre riportati dalla rivista hanno preso parte oltre 20'000 persone, delle quali il 75% ha ricevuto il vaccino, mentre al restante gruppo è stato invece somministrato un placebo. I risultati preliminari dei trial parlano di un'efficacia del 91.6%.

Inoltre, tra i partecipanti si contano 2'144 persone al di sopra dei 60 anni. E per questa fascia d'età l'efficacia del vaccino è stata perfino superiore, attestandosi al 91,8%. A essere particolarmente incoraggiante, scrivono i ricercatori, è la ridotta insorgenza di sintomi gravi già dopo la prima inoculazione.

Nessun effetto collaterale grave
Dallo studio non è emerso alcun effetto collaterale grave correlato alla vaccinazione. Nel corso della fase di sperimentazione sono stati registrati tre decessi, ma nessuno di questi è risultato essere legato al preparato.

Il vaccino russo Sputnik V ha già ricevuto l'autorizzazione in diversi Paesi dell'America Latina e in Ungheria, oltre ovviamente alla Russia. L'interesse nei suoi confronti, con la complicità dei ritardi nelle forniture da parte dei principali vaccini finora autorizzati - Pfizer, Moderna e AstraZeneca - è in aumento anche in Europa.

Come funziona?
Il preparato russo, a differenza di quelli prodotti da Pfizer e da Moderna, non basa la propria azione sulla tecnologia dell'mRNA. Si tratta di un vaccino a vettore virale non replicante, in questo caso due versioni indebolite di un adenovirus, modificate per non replicarsi e quindi non infettare l'organismo umano. Anche lo Sputnik V prevede la somministrazione di due dosi, a 21 giorni di distanza.

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COMMENTI
 

seo56 3 anni fa su tio
Piuttosto morto!!!

Moga 3 anni fa su tio
Quelli targati USA sembra abbiano un'efficacia inferiore al 30%

Ro 3 anni fa su tio
Un vaccino al 100% di protezione non esiste è mai esisterà. E perché non dare fiducia a questo vaccino ?

Galium 3 anni fa su tio
Speriamo funzioni. Sarebbe sciocco avere pregiudizi circa il paese di origine del vaccino

Booble63 3 anni fa su tio
Risposta a Galium
Lo stesso anche per quello cinese. Chissà se questi andranno bene ai complottisti? Oppure Bill Gates è arrivato anche lì con i suoi nano chips?😀
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