L'obiettivo della campagna è il recupero d'immobili abbandonati e il rilancio e la ripopolazoine dei borghi
AOSTA - È boom di richieste a Oyace (Aosta), paese alpino di 200 abitanti, per poter acquistare case a un euro (1,08 franchi): dopo la notizia dell'iniziativa lanciata nei giorni scorsi e volta al recupero di immobili abbandonati, i telefoni degli amministratori locali e del Comune sono diventati bollenti.
«Abbiamo ricevuto oltre 50 richieste, via telefono e social», spiega la sindaca, Stefania Clos. «Ci hanno scritto dall'Argentina, abbiamo ricevuto chiamate dalla Sicilia, da Lecco, Como, Milano». Tuttavia il progetto è ancora nella sua fase iniziale. Il Comune cioè sta sondando la disponibilità dei proprietari che intendono cedere i loro immobili.
«Al momento non ci sono ancora case disponibili, quindi non c'è ancora un catalogo con le proposte», sottolinea Clos. L'obiettivo del progetto, il primo del genere in Valle d'Aosta, è il recupero di immobili abbandonati, sia nel capoluogo sia nelle frazioni, favorendo l'insediamento abitativo di famiglie, attività turistico-ricettive, negozi e botteghe artigianali.
«Spesso gli immobili in disuso o fatiscenti entrano nel dimenticatoio dei proprietari, che in alcuni casi sono anche numerosi. Vogliamo aiutarli a 'disfarsene', vendendoli al prezzo simbolico di un euro. Allo stesso tempo, miriamo a riqualificare il Comune», spiega Clos. Il paese sorge a poco meno di 1'400 di metri di quota nella Valpelline, a circa 20 minuti in automobile da Aosta, ed è circondato da boschi e pascoli.
7'000 mail per la Puglia - Case in vendita da uno a 15'000 euro anche nel cuore di un borgo pugliese che cerca così di ripopolarsi e rilanciarsi. L'iniziativa del Comune di Biccari, in provincia di Foggia, raccontata recentemente dalla Cnn sul suo sito Travel, è destinata ad aver successo dal momento che - spiega il sindaco Gianfilippo Mignogna - in Municipio sono arrivate in pochi giorni 7000 mail provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Belgio, Olanda e anche dal Sudamerica.
«Vogliamo provare a mettere in vetrina le caratteristiche abitazioni del nostro centro storico, sfitte o abbandonate dai proprietari per diversi motivi - afferma Mignogna. Riteniamo che sia un'opportunità importante per far arrivare nuove persone e mettere in moto piccoli circuiti economici sul territorio. Biccari - continua - si presta a questo tipo di attività perché ha già dato prova di essere una comunità operosa e accogliente».
Ad attrarre potenziali acquirenti dall'estero, secondo il sindaco, la possibilità di trascorrere del tempo in un piccolo borgo italiano, di goderne la qualità della vita, il buon cibo, e anche la lentezza che fa parte dello stile di vita dei comuni italiani più piccoli. E la decisione di promuovere il progetto direttamente negli Stati Uniti, grazie all'articolo su Travel appunto, ma anche in Sudamerica, attraverso Argentina per il mondo, si è rivelata - sottolinea Magnogna - una carta vincente per il successo dell'iniziativa. Con Buenos Aires (Argentina), in particolare è allo studio un progetto per portare a Biccari giovani in smart working, per temporanee residenze nel comune.